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Modena, fermare edificazione di una tensostruttura in area pubblica alla Sacca

Modena, fermare edificazione di una tensostruttura in area pubblica alla Sacca

L’interesse pubblico, veramente pubblico allargato ed ambientate, avrebbe, a mio parere, non aver dovuto autorizzare l’edificazione


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È in fase di avanzato avvio il cantiere di una palestra all’interno della pista di atletica ed a margine nella parte interna dello storico campo da calcio Scirea, al centro sportivo Sacca noto come Sport Village, insistente in via Cassiani 161 a Modena. Addetti hanno risposto che ospiterà una tensostruttura data allo sport della Boxe peraltro esercizio già in azione all’interno dell’area in altro fabbricato.
Si tratta di un terreno ex Cnh concesso con diritto di superficie a terzi. Con delibera consiliare del giorno 7 di Marzo del 2019 è stato fissato al 21 gennaio 2048 il termine di scadenza dei diritti di superficie del relativo terreno concesso a Spazio Coop e, conseguentemente, a tutte le strutture che fanno capo ad essa.
 

Lo scopo è stato quello di favorire le unioni e le razionalizzazioni da parte dei soggetti in diritto di superficie sulle strutture comunali, in particolare quelle sportive e come forma di sostegno dello sport di base che investe sui beni pubblici.
Nell’area Sport Village all’epoca c’erano soltanto due campi da tennis con copertura pressostatica, impianto coperto per arrampicata e ginnastica ritmica, quattro campi da beach volley/beach tennis con copertura pressostatica invernale, una pista da atletica in asfalto e un campo da calcio, utilizzato anche per il rugby.
 

Pare atipica però la scelta di costruire una struttura a margine dell’area di gioco e all’interno dell’anello della pista.
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Struttura che modificherà per sempre il centro sportivo, il campo e l’anello. Aver concesso a terzi che già beneficiano dell’utilizzo dell’intera area anche per scopi ludici la possibilità di distruggere la visione originaria dell’area, si ritiene un grave errore.
 

Salvo errori, il presidente di Spazio Coop è la stessa persona che quando vestita della carica di assessore propose ed ottenne da giunta e assemblea consiliare la trasformazione di tre campi da calcio pubblici in abitazioni. Riuscì la gente della Sacca a salvare il campo F. Cesana e la pena che il rione Sacca sta pagando fu l’abbandono all’inutilità di essa per circa 10 anni e la non consegna poi di essa alla collettività anche perché disadorna di essenze e di arredo appropriato e pure completamente al buio malgrado insistente nel crocevia dell’abitato, molto abitato e frontale alla chiesa parrocchiale.
L’interesse pubblico, veramente pubblico allargato ed ambientate, avrebbe, a mio parere, non aver dovuto autorizzare l’edificazione in parola e, possibilmente dovrebbe intervenire per bloccarla.
Camillo Po
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