Telefonia, operatori multati per cambio contratto senza assenso

Nel mirino dell'autorità 'inserimento nei contratti dell'opzione che fa scattare un addebito in caso di mancata ricarica prima dell'esaurimento credito
Gli operatori telefonici non possono cambiare il contratto come vogliono. A stabilirlo è l’Agcom (l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), che per la prima volta ha affermato questo principio in tre delibere pubblicate mercoledì. Sanzionati per 2 milioni di euro in totale i tre principali gruppi telefonici: Tim, Vodafone e Wind3. La ragione di questo provvedimento è l’inserimento nei contratti dell’opzione che fa scattare un addebito anticipato in caso di mancata ricarica prima dell’esaurimento del credito.
L’Autorità ha sottolineato però che l’aspetto più importante è il principio di base affermato, che riguarderà le future modifiche contrattuali. Principio che si è potuto stabilire grazie a una sentenza del Consiglio di Stato (8024 del 2019), che per la prima volta limitava il diritto di variazione in capo all’operatore. I provvedimenti dell’Agcom sono la prima vittoria dell’authority e delle associazioni dei consumatori in un lungo scontro a distanza con gli operatori telefonici. L'argomento è al centro della nuova puntata de Lo spazio che sa, in collaborazione con U.
di.
Con Emilia Romagna condotta questa settimana dalla consulente Daniela Loverso

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli.Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, s.. Continua >>