Baby gang Modena, genitori disperati e Mezzetti perde la 'gentilezza'
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Baby gang Modena, genitori disperati e Mezzetti perde la 'gentilezza'

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Il sindaco attacca i genitori e non usa mai la parola baby gang, nonostante già una relazione, presente sul sito del Ministero della Transcrime research, e resa nota nel 2022 dal consigliere Rossini, certificasse la gravità del problema


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Davanti al grido d'aiuto dei genitori di figli aggrediti e terrorizzati da bande di coetanei che imperversano da mesi a Modena, il sindaco Massimo Mezzetti ha perso la 'forza della gentilezza' che era stata lo slogan della sua campagna elettorale. L'altra sera davanti a una platea di mamme e papà disperati (video sotto), il primo cittadino ha mostra la forza della arroganza, come gli è stato detto apertamente dai genitori.
'Siete bravi a fare domande ma non ho sentito nessuna proposta, mi faccia una proposta mi faccia una proposta e sono pronta ad ascoltarla' - ha gridato Mezzetti. Come se l'ascolto fosse legato non alla presa d'atto del problema, ma alla 'gradevolezza' del messaggio.
Come se l'amministrazione fosse chiamata ad ascoltare solo coloro che avanzano critiche gradite, comode, politicamente corrette. Dimenticando che in una città dove ritrovarsi alle due del pomeriggio in stazione con la paura di essere picchiati, dove ragazzini di 13-14 anni devono abbassare le sguardo davanti a bande di coetanei, di politicamente corretto non vi è proprio nulla.
Eppure la tesi della 'critica costruttiva', della critica a modo a modo, che non disturba troppo, è stata ribadita anche in una nota ufficiale dal sindaco. 'A tratti ci sono stati anche momenti accesi d'interlocuzione perché ritengo che alla critica debba sempre accompagnarsi uno spirito costruttivo, nell'interesse degli stessi genitori. La sola lamentela, non accompagnata da proposte ma solo distruttiva verso tutto ciò che si prova a fare, non porta lontano - scrive il primo cittadino -.
Fortunatamente, se non in qualche singolo caso, ho riscontrato al contrario una forte volontà di proseguire un lavoro tra genitori, cittadini e istituzioni che, partendo da ciò che si sta già facendo, si possa ulteriormente migliorare'.
Una nota nella quale il sindaco parla di 'aumento i fondi per gli educatori di strada e, d'intesa con il Prefetto, di rafforamento degli psicologi che mediano i conflitti nelle scuole alla luce delle esperienze positive riferite dai dirigenti scolastici'. Tutto bene e tutto bello, ma mai nel comunicato (qui) il sindaco usa la parola baby gang, nonostante già una relazione, presente sul sito del Ministero della Transcrime research, depositata a ottobre 2022 e resa nota dall'allora capogruppo di Fdi Elisa Rossini (qui), certificasse l'estensione del problema a Modena. Nella nostra provincia infatti insistano diverse tipologie di baby gang, a partire dalla Daisan 2016 e dalla Sixteeen baby gang.
Per Muzzarelli si trattava di gruppi di 'smandruppati', per Mezzetti la responsabilità è dei genitori che avanzano il problema 'senza avanzare proposte'. E intanto a Modena si va avanti così, alla cieca. Sperando che si eviti per fortuna o per destino la tragedia. Con una amministrazione 'gentile' con chi si dimostra servile e accondiscendente e arrogante con chi dice cose scomode.
Giuseppe Leonelli

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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