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Riflesso di una crescita dimensionale che le ha consentito di raggiungere e superare la soglia dei 24.500 studenti in questo Anno Accademico, Unimore si prepara a rispondere a questo boom di iscritti con un’infornata di chiamate di nuovi ruoli docenti e ricercatori, che andranno a rafforzare gli organici dell’Ateneo.
La presentazione dei criteri e la distribuzione dei nuovi docenti e ricercatori, destinati a potenziare soprattutto i settori disciplinari ritenuti strategici sono stati presentati stamattina. Presenti: Angelo O. Andrisano, Magnifico Rettore Unimore, Giovanni Bonifati, Direttore Dipartimento Studi Linguisti e Culturali, Michele Colajanni, Direttore Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Sicurezza e la prevenzione dei rischi (CRIS), Eugenio Dragoni, Direttore Dipartimento Scienze e Metodi dell’Ingegneria, Francesco Leali, coordinatore Progetto Academy Automotive, Giovanni Pellacani, Presidente Facoltà di Medicina e Chirurgia, Luigi Rovati, Direttore Scientifico MS2 Tecnopolo di Mirandola e Marco Sola, Delegato del Rettore per la Didattica
Il rettore Andrisano l'ha definita una delle più numerose immissioni di organico (67 nuovi docenti) della storia dell'Università di Modena e Reggio Emilia.
'Il potenziamento si inserisce in un tessuto economico e sociale e industriale di grande rilevanza e coglie di fatto anche lo stimolo lanciato nei giorni scorsi dal ministro Lorenzin rispetto alla biomedicale - ha sempre detto Andrisano - Infatti il progetto di potenziamento del numero dei docenti dell'Ateneo guarda al biomedicale che fa capo alle attività di ricerca condotte presso il Tecnopolo di Mirandola, alla meccatronica, fiore all'occhiello della vicina Reggio Emilia, alla Automotive, al progetto della Digital humanities, all'industria 4.0 e a quelle specialità mediche rafforzate dal progetto di integrazione dei due ospedali di Baggiovara e Policlinico'
I nuovi ruoli riguardano nel complesso la chiamata di 15 professori ordinari, 24 professori associati e 28 ricercatori e 12 di questi ruoli saranno appannaggio dei tre dipartimenti di eccellenza dell'Ateneo: scienze biomediche, metaboliche e neuroscienze, scienze mediche e chirurgiche materno-infantili e dell'adulto, studi linguistici e culturali. La sede di Reggio Emilia potrà contare sulla creazione di due nuovi ordinari, 4 nuovi associati, e 5 nuovi ricercatori.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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