A testimonianza di decine e decine di casi simili, Udicon porta all’attenzione dell’opinione pubblica la storia di Francesco (il nome è di fantasia), 78enne residente a Modena con pignoramento e cessione del quinto della propria pensione. Francesco è stato costretto ad accendere due prestiti, che sta onorando, più altri due finanziamenti che non riesce più a pagare.
L’anziano, seguito da Udicon, vive in una casa con affitto calmierato superiore però ai 400 euro, a cui si aggiungono spese condominiali e le bollette di luce, acqua e gas.
'Parliamo di un quadro insostenibile e al di sotto della soglia di sopravvivenza – spiega Debora Ferrari, presidente di Udicon Modena -. L’alloggio dove vive l’anziano è tra l’altro di scarsa qualità, pieno di muffa e andrebbe arieggiato e riscaldato costantemente.
A nulla è servito trovare soluzioni abitative alternative, così è stato necessario l’impegno in prima linea dell’associazione: 'In città i canoni d’affitto sono a livelli insostenibili – prosegue Ferrari -. Per un monolocale ci possono volere anche 700/800 euro e convincere il signor Francesco a cercarsi una stanza, significherebbe ferire ulteriormente la sua dignità. Inoltre, è indietro con le rate dell’affitto, anche se sta cercando di rispettare il piano di rientro concordato con la proprietà. Come Udicon lo stiamo assistendo nei rapporti coi servizi sociali, che hanno fornito un piccolo aiuto al momento terminato, auspicando che possa venire rinnovato. Per situazioni come la sua, di profonda indigenza, le soluzioni di sostegno sono praticamente inesistenti o comunque non sufficienti per garantire un minimo di sopravvivenza'.
'Come Udicon – conclude Ferrari - lanciamo un appello a tutte le istituzioni, da quelle nazionali fino alla Regione e al Comune di Modena perché cresca l’attenzione verso questi casi di indigenza profonda, che non hanno più margine di aiuto con le norme attuali.