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Il sistema industriale romagnolo sta reggendo all'urto della pandemia. L'indagine congiunturale presentata oggi alla stampa nella sede di Rimini e relativa al secondo semestre dell'anno registra infatti una sostanziale tenuta, riporta il presidente Paolo Maggioli, anche se comunque 'il 2021 si apre con una situazione di crisi da superare', a livello di Italia quanto di Romagna. 'Qualche segnale di fiducia in più' lo dà l'avvio della campagna vaccinale contro il Covid-19, aggiunge.
Dati alla mano, entra più nel dettaglio Maggioli, nel secondo semestre la produzione industriale segna, rispetto allo stesso periodo del 2019 un rialzo dello 0,2%, il fatturato un calo dello 0,1%, mentre l'occupazione è stazionaria. Il tutto con 'perfomance molto diverse' tra i vari settori.
Per quanto riguarda le previsioni per i prossimi mesi, la produzione risulta stazionaria per il 56% del campione preso in esame, in crescita per circa il 29% e in calo per circa il 15%; gli ordini sono stazionari per il 47%, in rialzo per il 35% e in ribasso per il 18%, le percentuali per quelli esteri sono rispettivamente 45%, 35% e 20%. Quasi la metà delle aziende inoltre non attiverà la cassa integrazione nei primi mesi dell'anno: nel 2020 le ore sono state 22 milioni nella provincia di Forli'-Cesena e 20 milioni in quelle di Ravenna e Rimini. A livello territoriale, per la provincia di Forli'-Cesena fatturato su dello 0,1%, produzione dello 0,2% e occupazione stabile, le previsioni dicono di una produzione stabile per oltre la meta' delle imprese, di ordini in aumento per il 33% e occupazione stazionaria per quasi il 70%.
Per la provincia di Ravenna, fatturato totale giu' dello 0,2%, ma produzione e occupazione in rialzo rispettivemente dello 0,8% e dello 0,6%.
Per i primi mesi del 2021 produzione stazionaria per il 44%, ordini in aumento per il 42%, occupazione stazionaria per quasi il 60% del campione. Infine in provincia di Rimini fatturato totale in calo dell'1,5%, produzione dello 0,4% e occupazione su dello 0,1%. Le previsioni sono per una produzione stazionaria per oltre il 70% delle imprese, ordini e occupazione stazionari rispettivamente per oltre il 51% e il 70% del campione. Maggioli mette in luce il 'dato positivo' sugli investimenti che ammontano a circa l'8% del fatturato, in crescita di quasi il 9%: i canali maggiorimente interessati sono l'Ict, la formazione, ricerca e sviluppo, linee di produzione e tutela ambientale. In particolare 'c'e' sempre piu' attenzione all'ambiente e alla sostenibilita'', con il 52% delle imprese che hanno fatto investimenti nel triennio 2018-2020. 'Abbiamo davanti mesi complicati - conclude Maggioli - ma l'incarico a Mario Draghi ha creato aspettative positive, il tema del Recovery plan è fondamentale e le prime mosse vanno nella direzione degli investimenti'.
Redazione Pressa
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