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Così com'è la manovra va corretta e ripensata. 'Mi auguro che ci sia una presa di coscienza nelle prossime settimane', dice Alberto Vacchi, presidente di Confindustria Emilia centro, questa mattina a Bologna all'inaugurazione di un nuovo hub per servizi digitali dedicati alle imprese. 'Lo spread preoccupa chiunque abbia a buon cuore le sorti del Paese', sottolinea Vacchi. Per questo, sulla manovra 'crediamo che sia importante trovare quadrature non in contrasto con l'Europa nè con i mercati e la comunità internazionale. Credo che sia doveroso e le stesse forze di governo ne dovranno tenere conto'. In poche parole, il presidente di Confindustria Emilia chiede 'una riflessione' sui conti al Governo Lega-M5s. 'Credo sia opportuna e credo anche che ci sarà - sostiene Vacchi - il problema non è che il sistema finanziario internazionale abbia bocciato la manovra.
E' che l'equilibrio complessivo del Paese, col debito che si ritrova, non può non tenere conto anche e soprattutto del parere di questa parte determinante della comunità internazionale. Anche perchè i denari te li devono dare loro e quindi devono avere la percezione di un percorso coerente da tutti i punti di vista', avverte il leader degli industriali emiliani.
'Che ci fosse la necessità di un supporto, di un affiancamento e di un sostegno sì, ma le formule impostate per il reddito di cittadinanza qualche perplessità la generano - continua Vacchi -. Da parte delle imprese non ci sono preconcetti, ma giudizi asettici e onesti. Qui non si tratta di non considerare alcuni aspetti che la manovra tocca, ovvero cercare di riequilibrare difformità sociali anche evidenti, come il fatto che ci sia una crescita delle soglie di poverta' in molte fasce della popolazione. Queste cose vanno toccate- sostiene Vacchi- compreso l'innalzamento di alcune pensioni minimi e più in generale il tema di alcuni disagi sociali che stanno emergendo. Di questi assolutamente bisogna tenere conto e devono essere al centro di ogni attenzione'. Ma questo intervento va accompagnato alla 'necessità di investimenti infrastrutturali. Il pacchetto di misure dovrà essere realizzato in coerenza con gli equilibri complessivi- ammonisce il leader degli industriali emiliani- il debito ce l'abbiamo noi, non gli altri. Quindi non possiamo non tenerne conto'.
Redazione Pressa
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