Coop Alleanza 3.0 in profondo rosso: la perdita è di 37 milioni

L'ammissione: 'Non tutti gli investimenti fatti hanno ancora dato i risultati attesi'. Ricordiamo che nel 2016 la Coop aveva chiuso con un utile di 6,6 milioni
Vanno male i conti del colosso cooperativo Alleanza 3.0, nato due anni fa dalla fusione di Coop Adriatica, Coop Nordest e Coop Estense e che a Modena edita la tv locale Trc. E' la stessa Coop a comunicare ai soci il profondo rosso in cui versa il bilancio 2017. 'Il bilancio dell’anno appena trascorso si chiude con una perdita di 37 milioni di euro, sostanzialmente in linea con quanto previsto. Le vendite sono in aumento, grazie al contributo di EasyCoop e della rete del franchising, ma non tutti gli investimenti fatti hanno ancora dato i risultati attesi'. Ricordiamo che nel 2016 la Coop aveva chiuso con un utile di 6,6 milioni. E il nocciolo della crisi è rappresentato dal calo delle vendite nei supermercati (-1,58% in un anno, pari a un gap di 60 milioni di euro).
Una lettera inviata ai 2,2 milioni di soci che tratteggia un quadro fosco: 'Il nostro piano strategico 2017-2019 prevedeva numerosi investimenti per lo sviluppo della cooperativa, mettendo in conto una perdita in attesa di segnali incoraggianti dai progetti intrapresi. Abbiamo affrontato lunghe e complesse ristrutturazioni dei negozi e rinnovato gli assortimenti per rispondere ai nuovi bisogni di soci e clienti'. E poi l'ottimismo da mostrare comunque in vista dell'approvazione del bilancio: 'La nostra Cooperativa è solida, lo dicono tutti gli indici economici e finanziari previsti per il nostro istituto: liquidità, immobilizzo, patrimonio netto e debito verso soci sono ampiamente nei limiti previsti dalla legge e sono costantemente tenuti sotto controllo, La consistenza del patrimonio e delle vendite della Cooperativa rispetto all’ammontare del Prestito sociale, l’ampio rispetto del vincolo di liquidità e il basso grado di immobilizzo sono elementi che sottolineano la costante attenzione della Cooperativa per mantenere il Prestito raccolto presso i propri soci sempre ai massimi livelli di garanzia e solidità. La legge richiede che l’ammontare del Prestito non superi il Patrimonio di più di 3 volte. Siamo attorno a una volta e mezzo, ben al di sotto del livello massimo'.
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