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Economia montana: il convegno. Ma manca una visione d'insieme

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Non mancano comunque note positive, come i dati sul turismo e lo sviluppo della banda larga con l'obiettivo, attraverso Lepida, di coprire l'intero territorio


Economia montana: il convegno. Ma manca una visione d'insieme
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Quale futuro per l’economia montana? Se lo sono chiesti lunedì sera, nella sala dell’Unione dei comuni del Frignano, la Lapam Confartigianato con l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti Raffale Donini. Il convegno, organizzato in occasione dei sessant’anni dell’associazione e che ha visto la premiazione delle aziende associate con oltre quarant’anni di fedeltà associativa, ha avuto come tema centrale quello delle infrastrutture, tasto dolente nel complesso della vita economica e sociale del territorio frignanese.

Come infatti sottolineato dal sindaco di Pavullo Luciano Biolchini (che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale), le infrastrutture non sono solo un tema pavullese ma riguardano tutto il Frignano. Gli ha fatto eco Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, anch’egli nel suo saluto ha sottolineato le criticità della montagna, dissesto idro geologico in primis, ma anche l’attenzione e la cura che vengono prestati, nonché gli interventi fatti (in primis gli asfalti) e quelli da farsi.

Probabilmente chi ha presenziato non aveva chissà quali aspettative sugli sviluppi della viabilità frignanese, ed effettivamente non è rimasto deluso. Salvo infatti il punto della situazione sulla variante Carrai e la futura rotatoria tra la nuova Estense e la Giardini, poche cose sono state dette, se non che con l’ottenimento dell’autonomia differenziata 'come Regione si avrà più forza per chiedere ad Anas che manutenzione e allargamento della statale 12 siano inserite nel contratto di programma'. Parole dell’assessore Donini. Nessun proclama dunque, nessuna promessa elettorale (di questo va dato atto) ma anche nessuna programmazione di fondo. Lo stesso Donini ha dichiarato che la tanto sospirata tangenziale di Pavullo ha bisogno di un progetto da parte dell’amministrazione comunale stessa, questione sollecitata anche da Carlo Alberto Rossi, segretario generale Lapam, nella sua relazione introduttiva.

Non mancano le note positive, come i dati sul turismo, e lo sviluppo della banda larga con l’obiettivo, attraverso Lepida, di coprire l’intero territorio, anche nelle aree più remote.

L’impressione però è che continui però a mancare visione. Il Frignano affronta la sfida con l’innovazione e lo sviluppo in maniera disorganica, pochi fuochi da parte delle amministrazioni locali, poca visione d’insieme, pochi imprenditori e politici locali coraggiosi. Basti pensare a un dato: con la chiusura della galleria di Strettara per lavori, è stata riscoperta la via Giardini panoramica tra Lama Mocogno e Pievepelago. Chi ha attività economiche in zona le ha viste rifiorire, pur se solo per un mese. Se ci fosse una visione d’insieme la via Giardini, da Montagnana all’Abetone sarebbe trattata come una strada “attrazzione” per il turismo incentivando le attività di richiamo. Da un lato si avrebbe la viabilità funzionale al commercio e al trasporto merci, dall’altro una viabilità turistica. Con servizi di banda larga a disposizione per chi ne voglia usufruire. Invece negli ultimi dieci anni, come riportato in apertura dei lavori, in appennino si sono perse 600 imprese.  Di sensibilizzazione l’economia montana ne ha vista tanta in questi anni. E’ ora di una svolta.

 


Stefano Bonacorsi
Stefano Bonacorsi

Modenese nel senso di montanaro, laureato in giurisprudenza, imprenditore artigiano, corrispondente, blogger e, più raramente, performer. Di fede cristiana, mi piace dire che sono ..   Continua >>


 

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