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Emilia-Romagna ultima in Italia per numero di imprese “giovani”. A fine giugno in regione le aziende “under 35” attive erano 27.106, il 6,8% del totale delle imprese regionali (contro una media nazionale dell'8,8%): si tratta della quota piu' bassa tra le regioni italiane. In un anno, la perdita e' stata di 961 imprese (-3,4%), con una sensibile accelerazione della tendenza negativa, mentre le altre imprese sono diminuite dello 0,5%.
“Quanto emerge dall'indagine Unioncamere è il risultato naturale di politiche improntate all'assistenzialismo e non allo sviluppo e al rilancio del sistema economico. Sino ad oggi, infatti, le politiche del Pd hanno puntato sulla distribuzione indiscriminata, e a pioggia, dei fondi, senza alcuna visione strategica e strutturale per il rilancio del Sistema.
Un “un po' per tutti” che umilia la meritocrazia, che soffoca i talenti e le capacità dei nostri giovani e che, di fatto, si risolve in uno spreco di denaro” commenta il capogruppo della Lega in Regione ER, Matteo Rancan, che, invece, rilancia “la necessità di interventi strutturali, mirati al sistema produttivo, l'unico capace di fungere da volano per il benessere e l'occupazione nel nostro territorio. Interventi che siano anche capaci di attrarre investimenti oltre che a scongiurare delocalizzazioni produttive e fughe di cervelli e posti di lavoro” conclude il leghista.
La replica
'I dati dell’indagine non si riferiscono solo a imprese in senso tradizionale. I numeri relativi alla diminuzione di imprese giovanili riguardano soprattutto ditte individuali e dunque partite Iva, che come sappiamo mascherano molto spesso un rapporto di lavoro dipendente. Sono dati che erano così anche in passato, quando avevamo i più alti livelli occupazionali e di nascita di nuove aziende.
Al consigliere dico dunque innanzi tutto che i dati vanno analizzati nel merito e non presi così come sono'. Questa la replica dell’assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Colla. 'Siccome in Emilia-Romagna abbiamo le imprese vere, come è noto e per fortuna, il secondo aspetto che vorrei sottolineare a Rancan è che pur nella turbolenza che avremo in autunno, soprattutto nel terziario, questa regione sarà in grado di incrociare la ripresa prima delle altre. Ricordo peraltro che l’Emilia-Romagna continua ad avere da anni una percentuale di occupati tra le più alte del Paese, giovani e donne comprese. Quanto infine alla capacità di attrarre investimenti, mi limito a ricordare che l’Emilia-Romagna ha la più alta capacità di attrarre investimenti esteri e da altre regioni. Se dobbiamo fare un gioco politico ‘basso’, potrei dire che i dati di Lombardia e Veneto sono in linea con quelli dell’Emilia-Romagna. Ma allora chiedo al consigliere Rancan: è questo il livello di discussione che vogliamo tenere in questa Regione?'.
Redazione Pressa
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