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Dopo quattro mesi di trattativa e' stata firmata l'ipotesi di accordo del contratto collettivo di Fca, Cnhi e Ferrari.
Il contratto prevede un incremento salariale sulla paga base mensile che, a regime, al lavoratore oggi inquadrato nel terzo gruppo prima fascia portera' -in vari step- fino al 2022 144,50 euro in piu', con un incremento pari al 8,24%, oltre al doppio del tasso di inflazione previsto nel quadriennio.
Il contratto, si legge della nota di Fim-Cisl (firmataria assieme a Uilm e Ugl metalmeccanici) ha previsto la conferma e il miglioramento dell'attuale premio di efficienza introdotto nel 2015, considerando nella scala percentuale dei parametri anche la parte anticipata trimestralmente del premio precedente collegato al piano industriale 2014-2018.
Questo consentira' di incrementare il premio annuale che nell'ultimo anno erogato mediamente per Fca a 1.270 euro e per Cnhi a 793 euro.
A partire dall'1 luglio il contributo aziendale per la previdenza aumenta del 29%, portando la contribuzione a carico del gruppo dal 1,7% al 2,2% della paga base con un vantaggio annuale a regime per un operaio di circa 123 euro. Con il contratto si rafforza il welfare e si allarga la sperimentazione dello smart working, oggi limitata a pochi siti. Sempre sull'orario di lavoro si e' intervenuto a migliorare l'utilizzo dei permessi retribuiti anche a frazioni di un'ora. Dopo oltre 40 anni cambiera' l'inquadramento professionale in Cnhi e Ferrari: si passera' alla definizione dei gruppi professionali. 'E' stata una trattativa difficile, piu' volte abbiamo sfiorato la rottura ma fortunatamente siamo poi riusciti a convincere l'azienda ad abbandonare alcune sue richieste che mettevano a rischio il negoziato', fa sapere Fim- Cisl.
Redazione Pressa
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