'Dai primi di maggio l'azienda sarà posta in liquidazione'. È l'annuncio-choc che hanno ricevuto i lavoratori di Manifattura Riese di Carpi, dopo 'un drammatico incontro', fanno sapere, il 29 aprile tra consulenti e legali con sindacati e Rsu. Si parla di smobilitare, dunque, anche se non risulta che l'azienda abbia particolari problemi finanziari, tanto che avrebbe dichiarato di voler procedere ad una liquidazione in bonis, facendo pensare che lo scopo vero alla base di tutto sia quello di 'salvare un marchio ai danni di 83 famiglie'. Azienda del settore tessile-abbigliamento con 83 addetti in maggioranza donne, dei quali la metà attiva nei vari punti vendita sparsi in tutta Italia, Manifattura Riese è legata da anni al marchio 'Navigare' e, da cinque anni in particolare, registra come socio di maggioranza il fondo di investimento Consilium. Quattro mesi fa ha lasciato il territorio di Rio Saliceto, insediandosi nella vicina Carpi, e 'come molte aziende del settore versa in una crisi produttiva rilevante, alimentata dalla prolungata chiusura dei negozi a causa del Covid', spiegano in una nota i sindacati Filctem-Cgil e Filcams Cgil Carpi, aggiungendo: 'Aleggiava la notizia che l'azienda, da alcune settimane, avesse intrapreso trattative per la propria cessione e i lavoratori stavano esercitando una certa pressione, affinchè la direzione aziendale si decidesse a fornire maggiori informazioni. Ma non era in alcun modo immaginabile che si potesse giungere in maniera cosi' repentina ad una simile conclusione'. Per tutto questo, si terrà un nuovo sciopero con presidio, dopo quello del 27 aprile: è proclamato per domani, con quattro ore di stop e presidio, dalle 9 alle 13, davanti ai cancelli di via Copernico a Carpi.
Manifattura Riese (Navigare) verso liquidazione. Sindacati mobilitati
Azienda del settore tessile-abbigliamento, ha 83 addetti in maggioranza donne, dei quali la metà attiva nei vari punti vendita sparsi in tutta Italia
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