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E anche questa volta, in Emilia-Romagna, le elezioni il centrodestra le vincerà la prossima volta. Eppure, politicamente parlando, ci sarebbero state tutte le condizioni per vincere: a partire dal triste abbandono anticipato di Bonaccini, volato a Bruxelles per non perdere l'aereo e restare 4 anni senza potere e stipendio. Nonostante tutto quanto detto negli anni precedenti: ma in politica la sincerità e la coerenza non sono doti richieste, vista la scarsa memoria degli elettori. Ma anche i disastri di questi giorni - sempre politicamente parlando e con tutto il rispetto umano possibile per le vittime dell' alluvione - sarebbero stati un' occasione per il centrodestra. Perché al di là delle difese accalorate di Bonaccini e Priolo, in generale è impossibile non attribuire larga parte del disastro al governo locale del PD. Ma l'elettore non si limita a giudicare i colpevoli: li compara con gli avversari.
E come è accaduto in Veneto con Zaia, in assenza di alternative valide, preferisce comunque restare sull'usato sicuro e dintorni, piuttosto che fare un salto nel buio.
È quel 'valide' che va declinato. Non vogliamo certo giudicare, a nostra volta, la candidata Ugolini. Come non abbiamo giudicato la candidata Borgonzoni cinque anni fa. Ma crediamo che nessun osservatore politico possa dire con sincerità di averla mai sentita nominare prima di due mesi fa. Figurarsi i cittadini.
Come nessuno aveva mai sentito nominare il candidato Luca Negrini, di Modena. Come nessuno aveva mai sentito nominare prima di lui il candidato Stefano Prampolini, nel 2019. Come nessuno ha mai sentito nominare la candidata Annalisa Arletti, moglie del senatore Michele Barcaiuolo, a Carpi. Tutte candidature imposte dai partiti dopo una finta ricerca fra la società civile.
Eppure anche a Modena sarebbe stato possibile vincere, con i vari disastri delle amministrazioni degli ultimi anni - una città sommersa di rifiuti e allo sbando per la sicurezza, per dire solo due settori dove il nuovo Sindaco s'è affrettato a marcare la discontinuità. Come a Carpi e tanti comuni della provincia.
Con candidati come Paolo Cavicchioli, già presidente della Fondazione, o Flavia Fiocchi, Presidente dei Notai, il giusto anticipo, le giuste alleanze e i davvero necessari investimenti economici, si sarebbe potuto vincere. O quantomeno perdere con dignità e non con trenta punti di distacco.
Al momento i punti che separano la Ugolini da De Pascale, nei sondaggi, sarebbero solo dodici. Ma sono destinati a aumentare: perché se De Pascale sull'alluvione ha avuto parole chiare e manifestato assunzioni di responsabilità - e s'è comunque rimboccato le maniche - la Ugolini s'è vista sui social con le classiche polemiche da consigliere di circoscrizione: 'da cittadina chiedo di accertare le responsabilità dell' alluvione'.
Ecco: da cittadina.
Magath
Magath Ing
Dietro allo pseudonimo Magath un noto personaggio modenese che racconterà una Modena senza filtri. La responsabilità di quanto pubblicato da Magath ricade solo sul direttore della te..
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