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Sono passate 72 ore dall'endorsement del leader del circolo La Terra dei Padri Fabio De Maio al candidato leghista nella corsa a sindaco di Modena Stefano Prampolini. E da parte della Lega di Modena continua un silenzio assordante oltre che politicamente molto imbarazzante: nessuna presa di distanza ufficiale è infatti stata assunta.
'C'è una sola forza a Modena che possa indicare un candidato sindaco alternativo al Pd e diverso dai 5 Stelle e quella forza è la Lega, poi giusto che ognuno esprima le sue opinioni ma non vedo spazio per tavoli o altre consuetudini che paiono superate dall'evoluzione del quadro politico. Infatti la scelta del sindaco è solo il primo passo, comunque il rinnovamento passa anche dal metodo i tavoli delle alleanze sono da archiviare. Io penso che una scelta di questo tipo serva a fare chiarezza poi immagino che la squadra ed il programma verranno presentati a breve'.
Queste le parole di Fabio De Maio del Circolo Terra dei Padri, a commento della notizia della candidatura come sindaco di Modena di Stefano Prampolini, scelto dall'ex missino Stefano Vernole e che la Lega locale avrebbe intenzione di imporre agli alleati.
Meraviglia il silenzio del commissario provinciale Stefano Bargi e di quello cittadino Luca Bagnoli e il fatto che questi non si siano affrettati a smarcarsi dall'abbraccio 'nero' di De Maio. La cosa stupisce da un duplice punto di vista. Innanzitutto perché la esplicita vicinanza espressa da De Maio verso la Lega ed il suo candidato in pectore sconfessa la veste mite che in questi anni ha provato ad assumere a Modena il partito guidato da Matteo Salvini. Il silenzio dei due fa invece emergere la vera natura della Lega modenese, quella di una forza politica che culturalmente accetta di buon grado le influenze estremiste incarnate da De Maio.
Un personaggio vicino a Forza Nuova e che fieramente espone nella sua bacheca su Facebook simboli e frasi («Barcollo, ma non mollo», «Meglio vivere un giorno da leoni che cento da pecora») illuminanti della sua passione per il Ventennio.
L'atteggiamento passivo e silente del duo Bargi-Bagnoli è poi sorprendente perché è di fatto un goffo autogol politico-elettorale nella partita per accreditare la Lega verso i cosiddetti moderati: quel pezzo di società modenese poco incline a sposare estremismi di destra o di sinistra e che sarà, il prossimo anno, ancora di più ago della bilancia.
Eli Gold
Eli Gold
Dietro allo pseudonimo 'Eli Gold' un noto personaggio modenese che racconterà una Modena senza filtri. La responsabilità di quanto pubblicato da 'Eli' ricade solo sul dirett.. Continua >>