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Boss mafioso del clan Cappello arrestato a Mirandola

Boss mafioso del clan Cappello arrestato a Mirandola

Insieme al fratello Domenico era a capo di una vasta organizzazione internazionale che negli anni 2009 e 2010 ha imperversato nel commercio di cocaina nell'asse Spagna-Italia nonch? nel traffico di armi


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La polizia di Mirandola ieri pomeriggio ha arrestato il 39enne Santo Querulo, emergente boss mafioso affilliato alla famiglia Bonaccorso-Carateddi, considerata braccio armato del clan mafioso catanese Cappello, storicamente contrapposto a quello capeggiato da Benedetto Santapaola. Le indagini condotte dalla squadra mobile etnea hanno documentato che egli ricopriva insieme al fratello Domenico (oggi collaboratore di giustizia) un ruolo di primo piano nell’ambito dell’organizzazione, che aveva stretto rapporti con le cosche criminali di Rosarno e Cinquefrondi nonché con clan napoletani.

Trasferitosi da alcuni anni nella provincia di Modena, dove lavorava come operaio, era già stato arrestato a Carpi nel maggio del 2013 in esecuzione di una misura cautelare. 

L’uomo al momento della cattura non ha opposto resistenza. Santo Querulo deve scontare 15 anni e 4 mesi di reclusione cui la Corte d’Appello di Catania lo ha condannato per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dall’essere l’associazione medesima armata, costituita da più di dieci persone ed avere agevolato l’attività di sodalizi di tipo mafioso. Insieme al fratello Domenico era a capo di una vasta organizzazione internazionale che negli anni 2009 e 2010 ha imperversato nel commercio di cocaina nell’asse Spagna-Italia nonché nel traffico di armi.

 

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