La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook X Youtube Linkedin Instagram Telegram

Spazio ADV dedicata a LG
Articoli La Nera

Picchia la moglie al settimo mese di gravidanza: arrestato

Picchia la moglie al settimo mese di gravidanza: arrestato

E' un nigeriano di 36 anni irregolare, con precedenti per droga. La moglie è stata ricoverata al policlinico per lesioni da percosse al collo e trauma facciale. Nessun problema per il nascituro


1 minuto di lettura

Spazio ADV dedicata a LG

E’ stato arrestato per avere picchiato la moglie incinta al settimo mese in occasione di un diverbio violento che ha portato i vicini a chiedere l’intervento della Polizia municipale. E’ successo a Modena nel tardo pomeriggio di lunedì 11 settembre, nella zona tra viale Buon Pastore e strada Morane, e l’uomo è risultato essere già destinatario di un ammonimento del questore per un precedente episodio di violenza alla moglie.

Si tratta un nigeriano di 36 anni (S. E. le iniziali), irregolare sul territorio italiano e con precedenti legati alla droga e per resistenza a pubblico ufficiale.

La moglie, ghanese, è stata curata al Policlicnico dove le hanno riscontrato lesioni da percosse al collo, un trauma facciale e all’orbita sinistra. La prognosi è di 15 giorni, nessun problema per il nascituro. Anche l’uomo aveva un morso sulla spalla.

L’arresto è stato convalidato dal magistrato nella direttissima che, rilasciando l’imputato in vista del processo previsto a fine mese, ha stabilito che non possa per ora rientrare nell’abitazione della moglie.

L’imputazione di cui dovrà rispondere è di lesioni aggravate dallo stato di gravidanza della donna. Il nigeriano rischia una pena fino a tre anni.

Foto dell'autore

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, sociale ed ec...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Articoli Correlati