Al diniego, il ragazzo, evidentemente già in stato di ebbrezza, ha cominciato a minacciare il gestore che a quel punto si è visto costretto a richiedere l’intervento dei carabinieri.
In pochi minuti, un equipaggio dell’Aliquota Radiomobile di Sassuolo, giunto sul posto, si è imbattuto nel giovane esagitato che, alla vista dei militari, ha cominciato a minacciarli brandendo con la mano destra il collo di una bottiglia rotta.
La tensione è salita in pochi secondi, quando, con il medesimo coccio di vetro, lo straniero si è anche praticato dei tagli sul braccio sinistro, indirizzando poi l’oggetto tagliente ed insanguinato in direzione dei militari.
È stato quindi necessario azionare la pistola taser come deterrente, per convincere il giovane a desistere, pena l’utilizzo dell’arma.
Arrestato e trattenuto negli uffici del Comando, questa mattina il 29enne è stato condotto dinanzi al Giudice competente per l’udienza di convalida ed il rito direttissimo, come disposto dal Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Modena.
In sede di convalida, sull’accusa per resistenza aggravata dalla minaccia
Il giovane marocchino non è nuovo ad episodi di autolesionismo, al punto che, il 20 aprile scorso (il giorno di Pasqua), la Stazione carabinieri di Sassuolo, dopo averlo rintracciato sulla pubblica via sanguinante ed in stato di fortissima agitazione – impedendogli di praticarsi ulteriori tagli sul corpo – lo aveva avviato ad Accertamento Sanitario Obbligatorio, con l’intervento del Medico di Guardia del presidio sanitario sassolese, all’esito del quale, il giovane era stato dimesso senza ulterioriprovvedimenti dall’Ospedale Civile di Baggiovara.