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Scontri Redecocca del 2016: quattro condanne, un anno e mezzo a un poliziotto

Scontri Redecocca del 2016: quattro condanne, un anno e mezzo a un poliziotto

Accusato di avere colpito una ragazza quindicenne all'ingresso della sede dei servizi sociali del Comune dove il gruppo stava tentando di fare irruzione. Altre tre condanne nei confronti dei manifestanti, che non avranno traccia nemmeno sul casellario giudiziario


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A sette anni dagli scontri tra Polizia e Manifestanti dei gruppi autonomi che contestavano contro alcuni sgomberi di edifici occupati in via S.Eufemia in centro città e a tre e mezzo dall'avvio del processo nei confronti di tredici indagati, la sentenza di primo grado al tribunale di Modena ha registrato quattro condanne, rispettivamente nei confronti di un poliziotto e di tre manifestanti. 

In particolare un anno e mezzo di reclusione all’agente di Polizia accusato di avere colpito con un manganello una ragazza di 15 anni che si trovava nel gruppo di manifestanti che stava tentando di fare irruzione nella sede dei servizi sociali comunali blindata all'ingresso da un cordone di Polizia e Carabinieri. Sentenza che dispone anche 15.000 euro di provvisionale nei confronti della ragazza ferita. Le condanne nei confronti dei manifestanti del Guernica sono di dieci mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, quattro i mesi di reclusione per altri due imputati che per i quali è stata sospesa la condizionale della pena e i reati ascritti non saranno riportati sul casellario giudiziario. 

I fatti risalgono all'inverno del 2016.
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Nell'edificio comunale e negli uffici dei servizi sociali di piazzale Redecocca, erano state accompagnate alcune donne con figli che occupavano abusivamente gli edifici dell’ex caserma dei carabinieri di via Sant’Eufemia e del palazzo di via Bonacorsa, in centro a Modena. Sgomberati quella mattina stessa dalle forze dell’ordine. Il tentativo del gruppo di manifestanti, che prima aveva contestato in corteo gli sgomberi degli stabili occupati, di entrare nella sede della circoscrizione, venne bloccato dal cordone di Polizia. Dagli edifici sgomberati il corteo di protesta percorse il centro per poi, attraverso via Canalchiaro, arrivare in piazzale Redecocca. Nell'androne all'ingresso dello stabile lo scontro. I manifestanti tentarono di fare entrare nell'edificio fermandosi di fronte alla resistenza degli agenti. La tensione creebbe e vista l'insistenza dei manifestanti scaturì una carica dei poliziotti che provocò il ferimento all’occhio di una quindicenne.

Negli scontri rimasero feriti anche due poliziotti. Mesi di indagini, nelle quali furono visionate anche numerose immagini, portaronno agli avvisi di garanzia a ai rinvii a giudizio per 13 persone. Oltre al Poliziotto accusato del ferimento della ragazza ed imputato per lesioni volontarie ed abuso di ufficio, giovani autonomi appartenenti a centri sociali ed alcuni manifestanti spontanei, imputati per resistenza aggravata a pubblico ufficiale, violenza privata e lesioni e per l’occupazione abusiva dei due edifici sgomberati quella mattina.

Un’altra giovane modenese che aveva partecipato alla manifestazione, accusata di tentata irruzione alla sede della circoscrizione, è era già stata assolta nel settembre 2019 nel processo con rito abbreviato.
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I giudici hanno stabilito che era intervenuta soltanto a protezione della ragazza ferita.
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