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Aimag nelle mani di Hera, dopo Cavezzo anche San Prospero si prepara a dire no

Aimag nelle mani di Hera, dopo Cavezzo anche San Prospero si prepara a dire no

Borghi fu capofila dei Comuni contrari all'accordo con Hera. Tutti gli altri sindaci dissidenti (Cavezzo a parte) si sono ricreduti, Borghi è rimasto coerente


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Cavezzo non sarà l'unico Comune socio di Aimag a dire no al piano di cessione del controllo esclusivo di Aimag ad Hera. Entro Ferragosto la delibera verrà infatti presentata nell'ultimo dei 21 Comuni soci e - come avvenuto a Cavezzo - anche qui ci si aspetta un voto contrario. Il Comune in questione è San Prospero del sindaco di centrosinistra (pur non sostenuto dal Pd, ma appoggiato convintamente dal M5s), Sauro Borghi. Come si ricorderà prima del commissariamento e prima della nuova vittoria alle elezioni, Borghi fu capofila dei Comuni contrari all'accordo con Hera. Tutti gli altri sindaci dissidenti (Cavezzo a parte) si sono ricreduti, al di là del colore politico, ma Sauro Borghi è rimasto coerente con le sue idee. Il voto contrario a San Prospero è talmente scontato che oggi 19 sindaci hanno firmato un documento per festeggiare il voto favorevole e a mancare nell'elenco sono proprio Venturini di Cavezzo e Sauro Borghi.

Ecco la loro lettera

Si è concluso il percorso di approvazione, da parte dei soci pubblici di Aimag spa, dell’accordo industriale con Hera spa.
I Comuni che hanno deliberato positivamente rappresentano circa il 96% delle azioni pubbliche, mentre sono due le eccezioni: il Comune di San Prospero, dove
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il Consiglio comunale non è ancora stato interessato per il recente insediamento del nuovo Sindaco, e il Comune di Cavezzo, che – pur riconoscendo il grande lavoro svolto – ha scelto di esprimere un orientamento differente rispetto a tutti gli altri soci.

Il percorso arriva al termine di un iter lungo, approfondito e trasparente che nei mesi scorsi ha coinvolto amministratori, tecnici, consulenti e cittadinanza. Si sono svolti confronti istituzionali, analisi dettagliate degli aspetti finanziari e societari, nonché assemblee pubbliche dedicate all’illustrazione del progetto. Nel mese di giugno, inoltre, è stata aperta la consultazione prevista dalle norme, consentendo l’invio di osservazioni e proposte sull’acquisizione da parte di AIMAG S.p.A. della partecipazione in HERA Acque Modena.
Le sindache e i sindaci dei Comuni soci, pur con storie e sensibilità politiche diverse, hanno scelto di agire insieme, guidati dalla volontà di garantire un futuro solido ad AIMAG, patrimonio comune del territorio.
L’accordo approvato rappresenta un passaggio cruciale: rafforza l’azienda sul piano industriale e finanziario, tutela la qualità dei servizi e l’occupazione, ne consolida la presenza territoriale e prepara Aimag alla sfida della prossima gara per l’affidamento del servizio idrico nella Provincia di Modena.
La proposta garantisce un ruolo solido alla parte pubblica, che conserva la maggioranza in assemblea con il 51% delle azioni.
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Questo le assicura poteri decisivi su bilancio, dividendi, sedi aziendali e azioni di responsabilità verso il consiglio di amministrazione. Inoltre, i soci pubblici potranno esercitare un potere di veto sulle scelte strategiche e sulle operazioni straordinarie.

Ora rimaniamo in attesa del parere della Corte dei Conti e dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), che già nei mesi scorsi si è espressa favorevolmente sulla prima istanza attivata dalle società.
Riconosciamo le preoccupazioni sollevate da alcune realtà del territorio, tra cui il comitato Aimag, diversi esponenti delle opposizioni nei consigli comunali e il sindaco Venturini. Il progetto è complesso e tocca aspetti tecnici e strategici rilevanti: per questo è stato fondamentale affidarsi al contributo di esperti e agli enti di controllo competenti, che hanno il compito di verificare la coerenza dell’operazione con l’interesse pubblico. Il confronto è stato utile e ha arricchito il percorso decisionale, rafforzandone la trasparenza e la solidità.
La politica, in questa occasione, ha scelto di assumersi la responsabilità di una decisione difficile ma necessaria, con coraggio.
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Sarebbe stato più facile non decidere, nascondersi dietro a ideologismi o paventare coerenze, cercando un consenso immediato; ma questo avrebbe significato non definire una soluzione valida per il futuro dell'azienda e quindi, nel giro di pochi anni, vedere svuotato di valore un importante patrimonio pubblico.

Il voto dei Consigli comunali – seppur con maggioranze differenti – conferma che, di fronte a scelte complesse, la politica sa assumersi il peso della decisione per il bene della comunità.
Da oggi, la sfida non finisce: sarà compito dei Comuni soci esercitare un controllo sull’operato aziendale ancora più solido e coeso, accompagnando con responsabilità e visione il suo percorso di sviluppo.
Francesca Silvestri, Sindaco di Bastiglia
Tania Meschiari, Sindaco di Bomporto
Viviana Bertazzoni, Sindaco di Borgo Carbonara
Alberto Borsari, Sindaco di Borgo Mantovano
Daniela Tebasti, Sindaco di Campogalliano
Monja Zaniboni, Sindaco di Camposanto
Riccardo Righi, Sindaco di Carpi,
Marika Menozzi, Sindaco di Concordia S/S
Alberto Calciolari, Sindaco di Medolla
Letizia Budri, Sindaco di Mirandola
Claudio Bavutti, Sindaco di Moglia
Enrico Diacci, Sindaco di Novi di Modena
Fabio Zacchi, Sindaco di Poggiorusco
Gloriana Dall’Oglio, Sindaco di Quistello
Michele Goldoni, Sindaco di San Felice sul Panaro
Auro Codifava, Sindaco di S. Giacomo delle Segnate
Angela Zibordi, Sindaco di S. Giovanni del Dosso
Veronica Morselli, Sindaco di San Possidonio
Caterina Bagni, Sindaco di Soliera
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