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Hera-Aimag, dopo il progetto naufragato si attendono le dimissioni del cda. E invece...

Hera-Aimag, dopo il progetto naufragato si attendono le dimissioni del cda. E invece...

Stupefacente posizione del sindaco di Concordia che, nel ruolo di segretaria provinciale del Pd, rivendica per il partito la titolarità a risolvere il problema


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Nel Consiglio di Amministrazione di Hera sono presenti due membri la cui funzione è evidentemente politica (non indipendenti): si tratta Enrico Di Stasi che è anche segretario politico del PD di Bologna e Gianni Bessi già consigliere regionale del PD. Tutto ciò vi sembra normale? Comunque la pensiate, difficile sostenere sia opportuno.

Fa parte di quel carattere alla “Giano bifronte” delle partecipate come Hera e come tante altre in Italia. Gestori di servizi pubblici spesso in contesti di monopolio, collaterali alla politica e componenti private quotate in borsa.

Il piano di rafforzamento Aimag – Hera è nato in questa anomalia con l’azione di sei sindaci “autonominati” che hanno portato, a parere della Corte dei conti Emilia-Romagna e Lombardia, a violare il principio di concorrenza e a cedere il pieno controllo al privato. Deve essere chiara la responsabilità della loro scelta politica.

Nella delibera consiliare i sindaci hanno dichiarato sempre di considerare il parere della Corte come vincolante. Quindi il ritiro del piano di rafforzamento è conseguente. Tuttavia i sindaci favorevoli all’accordo con Hera fanno resistenza all’idea del ritiro, in Consiglio a Mirandola il gruppo del centrodestra ha votato contro, perché non ha il coraggio politico di assumersi la responsabilità di un grave errore, commesso in violazione delle leggi.
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Oggi occorre restituire ai territori ed alle comunità voce e capacità decisionale. Il dibattito pubblico è stato praticamente nullo e i Consigli comunali sono stati condotti al voto sul principio della fedeltà politica senza un’adeguata conoscenza delle implicazioni dell’operazione. E questo atteggiamento continua nel centrosinistra, come nel centrodestra.

Si alimenta ancora di più la sfiducia nei loro confronti, nell’evidenza dell’errore. Analogamente ci si aspetterebbe dal cda di Aimag le dimissioni per il fallimento totale del piano di rafforzamento. E’ vero che il cda scade a febbraio prossimo e credo, spero bene, nessuno di loro verrà proposto ma la sfiducia nei loro confronti è nei fatti.

Stupefacente è la posizione del sindaco di Concordia che, con una dichiarazione oscura e vagamente omissiva, nel ruolo di segretaria provinciale del PD, rivendica per il partito democratico la titolarità a risolvere il problema quando ne è doppiamente, con le sue scelte, l’origine.

Giorgio Siena - capogruppo Mirandola 50mila

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