L’Italia è un bel paese nonostante tutto. Nonostante, in primis, i suoi stessi cittadini i quali si ostinano ad affidarsi a classi dirigenti, pubbliche e private, di dubbia capacità.
Lo si può vedere anche nel microcosmo della provincia, in quel Frignano che ci piace raccontare e che esponiamo in alcuni esempi. Il ponte di Olina, primo esempio, è tutelato nonostante le istituzioni se lo dimentichino, tanto Pavullo quanto Montecreto, i due comuni il cui ponte sullo Scoltenna unisce i confini. Sono i volontari che si danno da fare, per mantenere pulita la zona, o che tengono monitorato lo stato della struttura cinquecentesca.
A Fanano invece, sempre il volontariato, aiuta il mantenimento del borgo di Caselle, pur se abbandonato, perché sorge su un sentiero del CAI. E sulla sentieristica il comune da il suo sostegno, nonostante non abbia fondi a sufficienza, e nonostante la regione abbia dimenticato le promesse sulla valorizzazione del verde.
A Serramazzoni infine, Rachele Barbieri è stata festeggiata nell’ambito di una più ampia festa dello sport. La Barbieri è diventata campionessa del mondo di Scratch, nonostante il territorio appenninico non abbia un velodromo, anzi in Emilia Romagna sono in tutto tre (Fonte UCI).
E’ una cosa tipicamente italiana: o emerge l’estro, oppure si affonda nella mediocrità; o ci si interessa passionalmente a una cosa, oppure si rimane indifferenti. E nei microcosmi di provincia, come sono i territori frignanesi, lo si può osservare meglio.
Stefano Bonacorsi