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Castelfranco, amianto e rifiuti alla ex discoteca Kiwi: esposto Ona

Castelfranco, amianto e rifiuti alla ex discoteca Kiwi: esposto Ona

Esposto alla Forestale e al Comune. L’obiettivo è quello di capire se l’amministrazione sia al corrente dei rifiuti abbandonati


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Anche le discoteche hanno la loro anima di amianto. Il Kiwi di Castelfranco, discoteca famosissima negli anni ’70 e ’80, ospita ora una discarica di rifiuti tra cui anche elementi di cemento-amianto. Un sito dismesso quello del Kiwi Cathedral, a Castelfranco Emilia, come spesso accade, che diventa dimora di senzatetto e disperati e luogo dove persone con pochi scrupoli abbandonano illecitamente materiali di ogni tipo. L’incuria e l’abbandono del posto non è passato inosservato ai cittadini che hanno segnalato il caso all’Ona Carpi. La sezione dell’Osservatorio nazionale amianto, coordinata da Mirco Zanoli, si è quindi adoperata per capire la situazione e decidere così come agire. Intanto sono stati presentati due esposti. L’iniziativa è sostenuta dall’avvocato Ezio Bonanni, avvocato contro l’amianto e presidente dell’Ona.

'Tra calcinacci, sporcizia, pavimenti divelti, sono accatastati un gran numero di pneumatici e quelle che sembrano proprio onduline in cemento amianto, il famigerato eternit - spiega Mirco Zanoli -. Un pericolo per la salute di chi quel posto lo sceglie per passare la notte o per svolgere attività distante da occhi indiscreti. Come pure per l’ambiente. Il minerale è altamente cancerogeno e può provocare il mesotelioma, tumore della pleura, ma anche altre neoplasie, al polmone, alla laringe, alla faringe, al colon e alle ovaie, per esempio.
Non c’è una soglia minima al di sotto della quale si possa stare sicuri. Le conseguenze delle esposizioni all’asbesto possono, inoltre, comparire anche 30 o 40 anni più tardi. È stato utilizzato tantissimo in Italia fino al 1992, fino alla sua messa al bando. Ora per rimuoverlo sono necessarie ditte specializzate che lavorino in totale sicurezza e questo, ovviamente, fa salire i costi delle bonifiche. È però sempre un investimento per la salute. Per non parlare di quello che accadrebbe se il sito dovesse andare a fuoco. Nell’aria di disperderebbero diossine pericolosissime e ancora, fibre di amianto. L’Ona Carpi ha, così deciso, anche dopo aver informato il presidente dell’Osservatorio della questione, di presentare un esposto ai carabinieri forestali di Modena. A loro è richiesto un sopralluogo per valutare la situazione. Una seconda segnalazione è stata inviata al Comune di Castelfranco Emilia. L’obiettivo è quello di capire se l’amministrazione sia al corrente dei rifiuti abbandonati e, se fosse confermata la presenza di amianto, di venire in possesso della più recente valutazione dello stato di conservazione delle coperture interessate'.
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