'La riprova di questa pochezza sta nel citare il parere favorevole al progetto della Commissione Via del Ministero dell’Ambiente senza citare le circa 200 prescrizioni allegate allo stesso parere che ne limitano fortemente la qualità e che, scritto tra le righe, ne richiedono un radicale cambiamento - afferma Tagliavini -. Se poi i sindaci dell’Area Nord della provincia di Modena avessero avuto la pazienza e l’accortezza di leggere alcuni dei passaggi della relazione progettuale riguardante le Zone SIC e ZPS si sarebbero resi conto di trovarsi di fronte a surreali considerazioni ambientali che non hanno nessun fondamento scientifico e denotano una superficialità della conoscenza della materia da parte del relatore. Per quanto riguarda l’apporto della infrastruttura autostradale allo “sviluppo economico” del territorio interessato, da 14 anni siamo in attesa di dati economici certificati che dimostrino scientificamente la validità di tale affermazione. Il nostro territorio ha bisogno di una infrastruttura stradale “aperta” per rendere agevole il collegamento tra le varie realtà produttive esistenti lasciando il compito del collegamento internazionale a infrastrutture ferroviarie, di navigazione interna e marittima, che sono, queste si, la vera chiave di svolta per la competitività del nostro sistema produttivo in un panorama globale. Il comunicato dei Sindaci sembra più una dovuta presa di posizione in difesa delle posizioni regionali sempre più in affanno di fronte alle evidenti difficoltà, anche economiche, nella realizzazione di un’opera autostradale che si colloca, come strategia, negli anni sessanta del secolo scorso. I dati della qualità dell’aria riscontrati negli ultimi mesi, la decisione della Comunità europea di portare l’Italia davanti alla Corte di Giustizia europea, le due procedure di Infrazione delle Norme europee sulla qualità dell’aria dovrebbero essere segnali inequivocabili dell’esigenza di abbandonare progetti autostradali se si ha a cuore la salute, e anche il portafoglio, dei cittadini. E’ ora che coloro che rappresentano i cittadini nelle Istituzioni locali guardino al reale interesse della cittadinanza e non a quello dei Partiti di appartenenza. Il Coordinamento cispadano NO autostrada ancora una volta richiama tutti i soggetti, istituzionali e non, a valutare scelte diverse, il progetto di strada a scorrimento veloce del 2004 per esempio, se veramente hanno a cuore il
'Cispadana, i sindaci Area Nord pensino ai cittadini e non al partito'
Il 'Coordinamento cispadano no autostrada' replica alle posizioni espresse dai sindaci dell'Area Nord sulla Cispadana
'La riprova di questa pochezza sta nel citare il parere favorevole al progetto della Commissione Via del Ministero dell’Ambiente senza citare le circa 200 prescrizioni allegate allo stesso parere che ne limitano fortemente la qualità e che, scritto tra le righe, ne richiedono un radicale cambiamento - afferma Tagliavini -. Se poi i sindaci dell’Area Nord della provincia di Modena avessero avuto la pazienza e l’accortezza di leggere alcuni dei passaggi della relazione progettuale riguardante le Zone SIC e ZPS si sarebbero resi conto di trovarsi di fronte a surreali considerazioni ambientali che non hanno nessun fondamento scientifico e denotano una superficialità della conoscenza della materia da parte del relatore. Per quanto riguarda l’apporto della infrastruttura autostradale allo “sviluppo economico” del territorio interessato, da 14 anni siamo in attesa di dati economici certificati che dimostrino scientificamente la validità di tale affermazione. Il nostro territorio ha bisogno di una infrastruttura stradale “aperta” per rendere agevole il collegamento tra le varie realtà produttive esistenti lasciando il compito del collegamento internazionale a infrastrutture ferroviarie, di navigazione interna e marittima, che sono, queste si, la vera chiave di svolta per la competitività del nostro sistema produttivo in un panorama globale. Il comunicato dei Sindaci sembra più una dovuta presa di posizione in difesa delle posizioni regionali sempre più in affanno di fronte alle evidenti difficoltà, anche economiche, nella realizzazione di un’opera autostradale che si colloca, come strategia, negli anni sessanta del secolo scorso. I dati della qualità dell’aria riscontrati negli ultimi mesi, la decisione della Comunità europea di portare l’Italia davanti alla Corte di Giustizia europea, le due procedure di Infrazione delle Norme europee sulla qualità dell’aria dovrebbero essere segnali inequivocabili dell’esigenza di abbandonare progetti autostradali se si ha a cuore la salute, e anche il portafoglio, dei cittadini. E’ ora che coloro che rappresentano i cittadini nelle Istituzioni locali guardino al reale interesse della cittadinanza e non a quello dei Partiti di appartenenza. Il Coordinamento cispadano NO autostrada ancora una volta richiama tutti i soggetti, istituzionali e non, a valutare scelte diverse, il progetto di strada a scorrimento veloce del 2004 per esempio, se veramente hanno a cuore il
Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.
Vignola, incendio in un magazzino di mangimi
Pavullo: minacciato con pistola e accetta, rapinato dell'incasso del ristorante
Castelfranco, vicenda Cà Vazzona: il Tar dà ragione a Nuova Immobiliare, dal Comune possibile indennizzo da oltre 800.000 euro al ricorrente
A Pavullo non si nasce più ma la ginecologia aumenta visite e interventi
Articoli Recenti
Carpi, arrestato spacciatore 50enne: aveva mezzo chilo di cocaina
Vignola, nascondeva droga in filtri di sigaretta e fazzoletti: arrestato
Ospedale di Vignola, al via manutenzioni per oltre un milione di euro
Bomporto, rapinò una donna e la minacciò con una bottiglia rotta: arrestato marocchino



