'Nel corso della CTSS di ieri la dottoressa Petrini ed il sindaco Muzzarelli hanno delineato il piano di riorganizzazione complessiva in tutta la provincia del sistema di emergenza-urgenza e della continuità assistenziale. Sono previste diverse modifiche, ma il dato più significativo per il nostro distretto è che per Pavullo non saranno apportate modifiche o depotenziamenti. Nell’ospedale di Pavullo il Pronto Soccorso continuerà a funzionare h24 e l’Automedica non subirà depotenziamenti. Il punto di primo intervento di Fanano sarà trasformato in CAU (Centro di assistenza urgenza), ma a Pavullo non sarà creato nessun CAU, né ora né nei prossimi anni. Come sindaco avevo manifestato diverse perplessità sulla co-presenza su Pavullo di un CAU e del Pronto Soccorso, specialmente perché il CAU non venisse alla lunga considerato come alternativo o sostitutivo del Pronto Soccorso: è capitato già in passato che “servizi alternativi” avessero alla lunga influito sui numeri di utenza dei reparti ufficiali e fossero arrivati a giustificare scelte di chiusura o depotenziamento. Per Pavullo ha prevalso il buon senso: abbiamo un Pronto Soccorso nuovo e con personale affiatato, è questo il servizio da preservare e potenziare'.
'In un quadro regionale complessivo che accusa il colpo per il calo di risorse pubbliche ed un calo di medici, sul distretto di Pavullo il lavoro di squadra fatto con le dirigenze Ausl locali, il personale sanitario ed i colleghi sindaci questo giro ha dato i risultati sperati. Dopo la brutta pagina della chiusura del Punto Nascite del 2017, quando mancarono coraggio e volontà, questa volta non sarà il Frignano a pagare pegno' - afferma Venturelli.
Venturelli replica quindi indirettamente a chi lo critica di incoerenza rispetto alle sue posizioni quando si trovava all’opposizione.
'Non mi fermo e non ci fermiamo sugli allori perché le criticità su altri settori della sanità sono presenti e stiamo facendo del nostro meglio per affrontarle, continuiamo a credere che la sanità pubblica sia da tutelare e si debbano presto affrontare temi impellenti. Tra le diverse tematiche, ieri sono intervenuto sulla necessità di maggiori investimenti sul settore della domiciliarità, che non deve essere più trattata solo su base numerica degli utenti, ma con un approccio che tenga conto della complessità del territorio montano e sui costi aggiuntivi che comporta la complessa natura oro-geografica del territorio.
Stefano Bonacorsi


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