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Il Pavullese Nicola Lorenzi ai mondiali Ironman di Kona

Il Pavullese Nicola Lorenzi ai mondiali Ironman di Kona

Classe 1992, ha conquistato la qualificazione grazie alla prestazione all’Ironman di Panama City Beach in Florida chiudendo la gara di triathlon in 8 ore, 54 minuti e 22 secondi


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Un “Pavullese” ha conquistato l'accesso ai Mondiali Ironman 140.6 di Kona (Hawaii) in programma nell'ottobre del 2026. Nicola Lorenzi, classe 1992, “pavullese doc”, ci è riuscito grazie alla sua straordinaria prestazione all’Ironman 140.6 di Panama City Beach, in Florida, chiudendo la gara di triathlon in 8 ore, 54 minuti e 22 secondi.
L’Ironman World Championship di Kona è il campionato del mondo di triathlon più antico e famoso al mondo, considerato la gara più dura della disciplina. Dal 1978 le Hawaii, sull’isola di Kailua-Kona, ospitano questa leggendaria competizione, accessibile solo a chi supera selezioni durissime in gare di qualificazione internazionali.
L’Ironman 140.6 è il triathlon più lungo e impegnativo del mondo, con una distanza totale di 140,6 miglia (circa 226 km) suddivisa in tre prove: 3,86 km di nuoto, 180,26 km di bici e una maratona di 42,195 km. Il numero “140.6” rappresenta proprio la somma delle distanze in miglia delle tre discipline.
La maggior parte degli Ironman deve essere completata entro 16-17 ore, contando transizioni, rifornimenti e pause. La competizione richiede una preparazione fisica e mentale estrema, con allenamenti distribuiti su tutte e tre le discipline, gestione della nutrizione e pianificazione logistica.Prepararsi per un Ironman significa dedicare da sei a diciotto mesi di allenamento intensivo, con circa 12-15 ore settimanali distribuite su più sessioni al giorno.
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È un impegno che richiede sacrifici nella vita privata e nel tempo libero, ma che permette di scoprire i propri limiti e la capacità di superarli, testando autodisciplina, organizzazione e resistenza fisica e mentale.
L’Ironman è soprattutto una sfida con se stessi, una prova che spinge a superare confini personali e a realizzare ciò che sembrava impossibile. Concludere una gara così estenuante richiede volontà di ferro e determinazione senza pari. Il motto della competizione rende perfettamente l’idea: “Anything is possible”.
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Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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