Altra puntata del caso dei dossier velenosi che stanno girando sulla giunta di Carpi, a pochi mesi dal voto col sindaco Pd Alberto Bellelli ricandidato. Dopo il plico sullo stesso Bellelli, ora 'la macchina del fango' abbraccia il suo assessore Simone Tosi, a sua volta dem. Se per quanto riguarda il dossieraggio contro il sindaco gli inquirenti ipotizzano un ruolo a carico dell'ex vicesindaco Simone Morelli, cui Bellelli ha già revocato le deleghe, con la presunta collaborazione di esponenti della Lega provinciale (che rigetta le accuse), ora tiene banco dunque anche un secondo dossier. 'Ha il chiaro obiettivo di screditarmi per colpire indirettamente il sindaco, con notizie false prive di ogni fondamento. Insieme al mio legale stiamo valutando le azioni da intraprendere per tutelare la mia persona, la mia famiglia e la mia figura politica. Come gia' detto dal sindaco questi sono metodi squadristi, ed io aggiungo mafiosi, che questa comunita' non ha mai visto e alla quale non appartengono', tuona Tosi oggi in una nota con riferimento alle indiscrezioni del 'Carlino' di Modena. Continua l'assessore ai Lavori pubblici: 'Sono disgustato e profondamente amareggiato non solo per la mia persona e la mia famiglia, che comunque ne sta soffrendo, ma, soprattutto, per l'amministrazione oggetto di questi attacchi che hanno il chiaro obiettivo di intimidirmi e di inquinare il sistema democratico carpigiano. Se qualcuno pensa che questi strumenti siano utili a spaventarmi sappia che viceversa mi spingono a essere ancora piu' determinato'. Conclude Tosi confermando di voler reagire anzitutto sul piano legale: 'Saranno gli inquirenti a verificare le reali responsabilita', da parte mia mi auguro che davvero non siano coinvolti rappresentanti di forze politiche avversarie'.
'Dossieraggio a Carpi, metodi mafiosi'
Tosi: 'Mi auguro che davvero non siano coinvolti rappresentanti di forze politiche avversarie'
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