'E’ fuori discussione: con una tranquillità e serenità da manuale, la Giunta di Maranello ha presentato nel Consiglio Comunale del 27 maggio una variazione in bilancio di 735.000 euro da coprire con avanzo libero. E’ poi fuori discussione che tale variazione si renda necessaria in particolar modo perché è stato realizzato male l’impianto che serve le acque delle piscine del nuovo Parco dello Sport. Due stralci già realizzati, circa sette anni di lavoro, e nessuno si è mai accorto di nulla, questa è la verità'.
A parlare è Barbara Goldoni, consigliere di Fratelli d’Italia.
'La lungaggine dei lavori é l’inizio dei problemi, questa è la verità. Mi chiedo dove andranno a cercare i responsabili, molti magari non più in attività o passati ad altri ruoli, come capita all’architetto dottoressa Tommasini che é stata sostituita dall’architetto Grazia De Luca, nel ruolo di responsabile della realizzazione di nuove opere pubbliche (coordinamento e conduzione delle procedure), della manutenzione straordinaria degli immobili, della progettazione, contabilità e direzione lavori di nuove opere pubbliche, della validazione dei progetti acquisiti esternamente e dei collaudi. Nessuna supervisione, nonostante dieci persone interessate al controllo del cantiere, ma solo la volontà di adottare il solito modus operandi: proteggersi dietro certificazioni rilasciate per non ritenersi mai responsabili.
Questa un’altra verità. Eppure il sindaco rappresenta la comunità ed è in primis il responsabile di tutto ciò che la riguarda. Lascia quindi esterrefatti il commento dell’assessore Chiara Ferrari ad una variazione di importo così rilevante laddove afferma che non si ritengono responsabili e che hanno aperto un contenzioso con tutti i soggetti coinvolti nell'esecuzione'.
'Credo che sarebbe stato sicuramente preferibile impiegare tali risorse per nuovi servizi e progetti ai cittadini, aiuto al commercio di vicinato, promozione del turismo, miglioramento della viabilità solo a titolo di esempio, non per rifare impianti che ricordiamo essere stati appena inaugurati. Pura follia. Non dimentichiamo poi che la variazione di 735.000 euro è suddivisa tra i 710.000 euro per il rifacimento dell'impianto e 25.000 euro per spese tecniche e legali. Dovrà spiegarci l’assessore Chiara Ferrari se si dovesse perdere un’eventuale causa legale quali saranno i costi aggiuntivi che il Comune dovrà sostenere oltre a non avere diritto ad alcun rimborso'.
Altra 'falsità dell’assessore Chiara Ferrari - a dire del consigliere Goldoni Barbara - é imputare solamente ad ampliamenti e miglioramenti ulteriori l’aumento dai i 6.9 milioni stimati per il progetto originario ai 10.1 milioni del progetto effettivamente eseguito, in quanto per anni hanno imputato in primis tale differenza all’aumento dei prezzi delle forniture causati da Covid e guerre.
Quindi delle due l’una. L’assessore Chiara Ferrari mi pare in sintonia con il collega Nostrini: tutto va bene. Mi dispiace contraddire: nulla va bene. E lo dimostra anche il fatto che si siano adoperati a far sistemare, contestandole ovviamente ai fornitori, tutte quelle criticità che per mesi ed anni hanno ignorato e smentito nei Consigli comunali mentre il centrodestra le elencava e faceva presenti. E’ infine tutta da dimostrare l’affermazione dello stesso assessore Chiara Ferrari laddove dice che stanno collaborando con la Maranello Sport su alcuni aspetti organizzativi, proprio a tutela dei dipendenti, e che i dati mostrano un incremento costante di utenti al Centro Nuoto. Secondo noi ha tralasciato in primo luogo i disagi causati all’utenza durante i giorni in cui la piscina é già stata chiusa (ricordo che in diversi cittadini hanno chiesto il rimborso di quanto pagato non potendo poi usufruire del servizio e si sono indirizzati altrove) ed in secondo luogo i mancati introiti che ci saranno durante i lavori di ripristino dell’impianto, che sicuramente non fanno bene sperare per la chiusura della cassa integrazione, che tutti ci auguriamo.
Voglio rendere noto che, nonostante la nostra richiesta, nessun rappresentante della Maranello Sport si presenta mai nelle commissioni e nei Consigli. Questa non é trasparenza, questa non è democrazia', conclude Barbara Goldoni