'Ricorderete lo slogan preelettorale del Centro destra: No alla svendita di Aimag! In effetti non la svendono, la consegnano direttamente a Hera. I pareri dei consulenti dei comuni sul piano Aimag - Hera, economico e giuridico, sono stati depositati. Avremo tempo, spero, per esaminare e confrontare le proposte, che arriverebbero a confermare l’accordo. Nel Consiglio comunale, ieri sera, è stata approvata la richiesta di un Consiglio aperto alla cittadinanza. Richiesta fatta da noi, Mirandola 50mila, insieme al PD per discutere il cosiddetto piano di rafforzamento. E’ arrivata inoltre la risposta di Aimag all’interpellanza per sapere perché, alla Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, fosse giunta l’indicazione che Aimag non avrebbe partecipato alla futura (lontana) gara del Gas. Abbiamo appreso che è stato il CdA attuale (cioè la presidente Ruggero e il direttore Valentini) a comunicare questa decisione. La cosa stupefacente è che non sono loro ad averlo pensato ma, dicono, hanno letto dei documenti in deposito nei cassetti (di Aimag?)'.
Così in una nota il consigliere civico di Mirandola, Giorgio Siena.
'Aimag non parteciperebbe alla gara del gas, a loro insaputa! Nella serata di Consiglio la sindaca Budri (
nella foto) non ha parlato, accade solo quando si tratta di Aimag, è intervenuto Golinelli presentandosi, ancora una volta, come portavoce del sindaco di Carpi.
Ha affermato infatti le stesse cose: cioè che Aimag ha problemi finanziari, che è troppo piccola per fare le gare del gas e con la sua preferita: la colpa è del PD perché non ha nominato il loro candidato per il CdA, con il quale peraltro ora sono in piena sintonia. La realtà è che il CdA di Aimag ha disposto una mole d’investimenti, negli ultimi due anni, che forse non ha mai fatto in tale misura, con mesi di ritardo si avrà finalmente il consuntivo 2024, lo stesso CdA ha dichiarato che Aimag è un’azienda sana e che produce utili e l'aggregazione con Hera è legata alla necessità di essere forte e competitiva per le gare future sui servizi. Stando a quest’ultima affermazione allora c’è solo questo da dire: amministratori seri e lungimiranti non cedono al socio privato interno, che non ha mai nascosto di avere l’unico obiettivo di prendersi Aimag, ma usano la via corretta e cioè una manifestazione d’interesse fra multiutility, cioè la concorrenza, cioè la gara. Invece hanno pagato ben 2 studi legali per sfuggire alla gara, prevista nella legge Madia del 2016.
Le ragioni si conoscono bene: il Pd di Bologna, di Modena e di qualche nostro comune e il centrodestra dell’Area Nord vogliono consegnare il controllo industriale a Hera, per scelta politica, e qualche altro motivo?. Il resto è dissimulazione: una maschera goffa, arrogante e mendace'.