Il caso, considerati gli enormi problemi di sovraffollamento delle Camere ardenti attuali, chiama in causa la possibilità stessa delle famiglie sassolesi e dell'intero comprensorio ceramico di dare l'ultimo saluto ai cari defunti in modo adeguato e riservato ed è finito anche sui banchi del Consiglio comunale e della Assemblea della Emilia Romagna attraverso interrogazioni consigliari e regionali. L'ultima è firmata dai consiglieri Pd Serena Lenzotti, Matteo Mesini, Pasquale Del Neso e Mimma Savigni.
L'interrogazione
'Il 22 marzo 2022 il sindaco Menani nel rispondere ad un’interrogazione sulla Pas affermava che “ad oggi le opzioni valutate riguardano sia il conseguimento della disponibilità del fabbricato con la soluzione degli importanti problemi di carattere urbanistico che vedono il fabbricato attualmente destinato alla demolizione, sia il reperimento di una diversa sede.
Due dunque i problemi in campo per il Pd. 'In primo luogo il territorio comunale e del distretto ceramico non può privarsi di una associazione come la Pas Croce Blu per il ruolo svolto dal 2008 di servizio alle comunità per il trasporto socio sanitario e occorre quindi individuare una nuova sede adeguata alle esigenze dell’associazione.
La grave situazione oggi alle Camere Ardenti
Il servizio offerto oggi dal Comune di Sassuolo è finito più volte nel mirino dei cittadini. L'ultimo saluto al caro defunto avviene in uno spazio stretto, spalla a spalla con le famiglie di altri defunti, senza privacy e senza riservatezza. Del resto sono sempre più numerose le famiglie che desiderano collocare la salma in strutture idonee e l'ospedale accettando queste richieste vive un enorme problema di gestione.
E' evidente che la creazione di una nuova Casa del commiato darebbe una risposta al problema in obbedienza, peraltro, a quanto stabilito dalla legge regionale del 2004 per la quale il Comune è chiamato a promuovere la realizzazione e il funzionamento di strutture nell'ambito delle quali possano tenersi i riti del commiato. Val la pena sottolineare che un progetto per la nascita di tale struttura a Sassuolo era già stato abbozzato anni fa e riguardava il terreno pubblico di fianco al cimitero nuovo, ma alla fine l'amministrazione decise di non procedere alla alienazione.