Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Scrivere sotto pseudonimo non è un modo per sottrarsi a una responsabilità - che rimane, perché alla peggio, nei confronti di terzi, per l'autore garantisce il direttore. Ma serve per fare arrivare un messaggio più neutrale possibile al lettore, senza il filtro della parzialità dell'autore.
E il direttore, nell'ambito del rapporto fiduciario con chi usa lo pseudonimo, lo deve proteggere, preservare come fosse una fonte. All'infinito. L'articolo 1 (sì uno) del 'Testo unico dei doveri del giornalista' infatti dice che: 'giornalisti e editori sono tenuti a rispettare il segreto professionale sulla fonte delle notizie, quando ciò sia richiesto dal carattere fiduciario di esse, e a promuovere lo spirito di collaborazione tra colleghi, la cooperazione fra giornalisti e editori, e la fiducia tra la stampa e i lettori'.
Il direttore di un settimanale carpigiano, che evidentemente non ha considerato tutto ciò, ha invece disvelato uno pseudonimo in uso sul suo giornale anni fa, per caso uguale al nostro, intendendo così disvelare anche il nostro.
E in questo si vede la sua pochezza calcistica. Perché è vero: ci sono molti juventini che ancora piangono per Magath, e quel Benatti - che non conosciamo affatto, ma che di certo non ci ha fatto una gran bella figura con il pezzo che abbiamo scritto su di lui - sarà uno di quelli. Ma ci sono molti più antijuventini che vedono in Magath il giocatore semisconosciuto di una squadra semisconosciuta, che doveva perdere contro lo squadrone designato ma che, credendoci davvero, con un colpo di classe da 30 metri ha fatto l'impossibile per sé e per la sua squadra.
Quello che cerchiamo di fare noi: vincere quando sembra impossibile, trascinando la squadra, e spiazzando lo squadrone designato con un colpo di classe da 30 metri.
E siamo Felix di poterlo fare e continuare a fare in libertà, grazie a questo Direttore.
Magath
Magath Felix
Dietro allo pseudonimo Magath un noto personaggio modenese che racconterà una Modena senza filtri. La responsabilità di quanto pubblicato da Magath ricade solo sul dirett..
Continua >>