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'Quali sono le intenzioni della giunta e del sindaco sulla verifica delle situazioni di affido presso famiglie e in case famiglia di minori? Quali sono le forme di controllo che il Comune esercita nei confronti dell’attività posta in essere dai propri servizi sociali e di assistenza di minori? Quali siano le azioni che si vogliono intraprendere a livello comunale, e se si vogliono intraprendere, come ci si auspica, per sostenere la capacità genitoriale, anche alla luce della convenzione ONU sui diritti del fanciullo?' A porre queste domande in una interrogazione ad hoc è il gruppo consigliere M5S.
'Secondo gli inquirenti, gli indagati avrebbero costituito un illecito e redditizio sistema di «gestione minori», attraverso il quale venivano sottratti, illegittimamente, minori alle famiglie d'origineper poi collocarli in affido, a pagamento, a persone amiche o conoscenti, generando un business illecito di diverse centinaia di migliaia di euro di cui beneficiavano alcuni degli indagati, mentre altri si avvantaggiavano a vario titolo dell'indotto derivante dalla gestione dei minori attraverso i finanziamenti regionali, grazie ai quali venivano, inoltre, organizzati anche numerosi corsi di formazione e convegni ad appannaggio di una onlus, in elusione del codice degli appalti e delle disposizioni dell'Autorità nazionale anticorruzione - affermano Andrea Giordani, Enrica Manenti e Giovanni Silingardi dopo l'interrogazione alla Camera dell'onorevole Stefania Ascari - Le indagini hanno potuto appurare l'impiego di metodi altamente suggestivi utilizzati sui minori durante le sedute di psicoterapia, redazione di relazioni mendaci, disegni dei bambini artefatti attraverso la mirata «aggiunta» di connotazioni sessuali, terapeuti travestiti da personaggi «cattivi» delle fiabe messi in scena a minori in rappresentazione dei genitori intenti a fargli del male, falsi ricordi di abusi sessuali ingenerati con gli elettrodi di quella che veniva spacciata ai bambini come «macchinetta dei ricordi» per alterare lo stato dei relativi ricordi in prossimità dei colloqui giudiziari. Una vicenda simile è avvenuta alla fine degli anni ’90 anche nel nostro territorio, nota come “Caso Veleno”, che solo negli ultimi mesi è tornata alla ribalta e si sta facendo luce sul sistema malato che vi stava dietro, grazie anche all’attività di giornalisti, avvocati, associazioni e politici. La sete di verità e giustizia è diventato un sentimento fortissimo, a tutela delle vite innocenti quelli quelle dei bambini oggetto delle circostanze emerse dalle indagini'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>