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Davanti alla indisponibilità del candidato del centrosinistra Carlo Bassoli a un confronto pubblico con Letizia Budri, moderato dai giornalisti de La Pressa e di Sul Panaro, e dopo aver pubblicato l'intervento con cui ha motivato la sua scelta, abbiamo deciso di rivolgere alla stessa Budri le domande che avremmo posto nel dibattito alla presenza dei cittadini alla quale Bassoli si è sottratto.
Rispetto al primo turno la novità politica del ballottaggio a Mirandola è rappresentata dall'accordo tra i civici di Siena e il centrosinistra. Si aspettava questo apparentamento?
'Questa “acquisizione” da parte del PD della lista di Siena mi lascia diversi dubbi, ma non mi stupisce del tutto. Per rimanere fedele alle premesse con cui era stata annunciata la candidatura autonoma della lista +Mirandola e per i contenuti che lo stesso Siena ha portato avanti in questa campagna – per diversi temi in aperto contrasto con la linea del PD – credo non avrebbe dovuto apparentarsi con nessuno.
Ma in politica un 12,8% è chiaro che voglia essere capitalizzato al massimo'.
Su diversi temi, Aimag in particolare, Siena aveva duramente criticato il Pd definendolo addirittura 'Partito dannoso'. Anche alla luce di questo, perchè a suo avviso Siena stesso non ha cercato una sintesi con il centrodestra? E' stata una vostra scelta?
'Questa è una delle cose che più mi dispiace, parlando soprattutto da cittadina, perché so quanto la lista +Mirandola abbia fatto per contrastare l’avanzamento del colosso Hera e sebbene il candidato Bassoli abbia più volte dichiarato che loro sono il “PD Mirandola”, che condivide la base di valori del partito, ma si discosta nettamente dalle scelte provinciali e regionali che hanno investito Mirandola (come da lui dichiarato proprio durante il primo confronto al Montalcini), è evidente che non ci potrà essere nessun margine di opposizione.
In Area Nord lo abbiamo già visto con Concordia (il cui ex sindaco Prandini è appena approdato in Regione con un incarico) o a Medolla dove le acque sono state calmate in vista della ricandidatura del sindaco uscente. Io ho incontrato Siena per valutare le ipotesi di collaborazione, ma al netto delle convergenze mi è stato detto che avrebbero deciso a maggioranza i componenti della lista'.
Il M5S ha lasciato libertà di coscienza, ma la storica consigliera Magnoni ha criticato duramente il Pd, si aspetta di intercettare anche una parte del voto dei 5 Stelle?
'I 5 stelle a Mirandola si sono presentati con un programma per molti punti sovrapponibile al nostro e i 5 anni di Consiglio appena trascorsi hanno visto la Magnoni fare un’opposizione ragionata e mai ideologica. In diversi casi ha votato favorevolmente le delibere proposte dall’Amministrazione, in altri casi si è astenuta o ha votato contro, ma sempre valutando nel merito la bontà della proposta fatta, dimostrando grande impegno e serietà, in una dimensione politica che ha visto il movimento spesso e volentieri in totale disaccordo con il PD locale e le scelte prese per Mirandola negli anni passati'.
La sua lista civica ha ottenuto un risultato straordinario al primo turno, ottenendo il 17% dei consensi, davanti a Lega e Fdi. I partiti a suo avviso potevano portare un apporto maggiore? La Lega ha ottenuto un buon risultato, risultando il primo partito della coalizione, forse le liti in Fdi hanno pesato?
'Il risultato della Lista Civica Letizia Budri Sindaco effettivamente ci ha portato grande soddisfazione, perché dai numeri si evince come gli elettori abbiano compreso il mio approccio come candidato e il lavoro portato avanti durante questa campagna elettorale. Una campagna portata avanti da tutta la coalizione, che abbiamo affrontato con responsabilità e pragmatismo, guardando sempre alle proposte concrete. Ci abbiamo messo la faccia per quello che in questi 5 anni non è andato, ma abbiamo anche puntato sulle azioni future che riteniamo prioritarie per Mirandola. Le dinamiche interne ai partiti hanno sempre una loro rilevanza, ma su questa tornata elettorale non saprei davvero dire quale sia stato il peso'.
In caso di vittoria ha già in mente come verrà composta la sua squadra di Governo? Ci sono alcuni nomi che si possono già fare?
'Ovviamente ho già in mente alcune persone, soprattutto per quello che potrà essere l’espressione della Lista civica. La componente femminile e giovanile ritengo sarà un grande valore aggiunto, in linea con le linee programmatiche che stiamo portando avanti. Ovviamente ci sarà il necessario confronto con tutte le forze di coalizione'.
In caso di vittoria, quali sono le prime 5 cose alle quali metterebbe mano nei primi 100 giorni di Governo della città?
'Gli asfalti (ci sono circa 650.000€ per manutenzioni straordinarie); il potenziamento dell’ufficio manutenzioni; l’affidamento dei lavori della tribuna del Lolli; l’approvazione del progetto di recupero della casa comunale di San Martino Spino e le assunzioni previste in diversi servizi, tra cui il 22esimo agente di PL'.
Il suo avversario chiuderà la campagna elettorale invitando anche il sindaco di Modena, Mezzetti, largamente vincente al primo turno. Lei immagina di avere al suo fianco qualche esponente nazionale nei prossimi giorni?
'Questo ancora una volta a dimostrazione di come il “PD Mirandola” in realtà sia la chiara e diretta emanazione del partito a livello provinciale e regionale. Noi abbiamo organizzato un incontro a San Martino Spino per giovedì alle 19, prima della partita della nazionale, in cui ci verrà a fare un saluto Alan Fabbri, ma non in quanto espressione di un partito, bensì in qualità di amministratore, che in tanti anni da sindaco ha portato avanti programmi e politiche di rilancio che si sono dimostrate efficaci (in particolare sulle frazioni) e soprattutto in qualità di amico. Venerdì sera chiuderemo la campagna con un altro momento conviviale, per rilanciare il nostro appello al voto, ma non credo di aver bisogno che altri vengano a parlare per me'.
Qual è la principale critica che si sente di muovere al centrosinistra mirandolese e al suo rivale al ballottaggio?
'Di aver fatto una campagna improntata più al vittimismo che alle reali necessità di Mirandola - comunque senza mai entrare nel concreto - cavalcando più i temi di scontro politico-ideologico. Così come i suoi continui attacchi alla “Giunta Leghista” e l’incapacità o la non volontà di contestualizzare la complessità dei 5 anni trascorsi. È chiaro che, se vincerà il candidato Bassoli, Mirandola rientrerà in Unione (che nel frattempo non ha fatto alcuna progressione in termini di conferimento dei servizi da parte degli altri comuni) e che le scelte regionali sulla sanità, come la costruzione del nuovo ospedale di Carpi verso Correggio, non troveranno alcuna opposizione'.
Giuseppe Leonelli