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Bonaccini insiste: 'Ricostruzione esemplare'. Ma non è così

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La sobrietà giustamente rivendicata dal presidente della regione sul fronte del taglio delle spese (e in primis della giusta battaglia sulla riduzione dei vitalizi) forse andrebbe anche applicata al linguaggio. Le parole sono importanti. Lo ribadiamo: nella ricostruzione in Emilia non vi è nulla di esemplare


Bonaccini insiste: 'Ricostruzione esemplare'. Ma non è così
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'Si dimezza il cratere, ovvero l’area colpita dal sisma del 2012. Per ben 29 comuni, su un totale di 59, le attività di ricostruzione sono pressoché terminate. Cominciamo a vedere il traguardo finale. E quando tra pochi anni sarà ricollocata anche l'ultima pietra potrà essere ricordata come una ricostruzione esemplare'. A usare questi termini è il presidente della Regione Stefano Bonaccini in un breve post su facebook. Insiste con il concetto di 'ricostruzione esemplare' il governatore dell'Emilia Romagna e allora - indipendentemente dagli aspetti positivi di questi 5 anni di lavoro per rimettere in piedi la Bassa dopo le scosse del maggio 2012 - viene da pensare a una parola scelta come slogan da Bonaccini. Sobrietà...

La sobrietà giustamente rivendicata dal presidente della regione sul fronte del taglio delle spese (e in primis della giusta battaglia sulla riduzione dei vitalizi) forse andrebbe anche applicata al linguaggio.

Le parole sono importanti. Lo ribadiamo: nella ricostruzione in Emilia non vi è nulla di esemplare.

Sono stati anni difficili per le famiglie e le imprese, molti centri sono ancora transennati e deserti e le mafie (su tutte la 'Nfrangheta) hanno allungato i loro tentacoli sui lavori di ricostruzione, come insegna l'inchiesta Aemilia. Una scuola a Finale Emilia, Frassoni, dopo essere stata ricostruita attende ancora di essere riaperta perchè l'azienda che l'ha costruita (la Aec) è accusata di avere usato cemento farlocco. Come ha fatto presente Fabbri, l'ex sindaco della Bondeno terremotata, oggi consigliere regionale della  Lega Nord, a cinque anni dalla tragedia la percentuale di contributi erogati per le unità abitative è ferma al 66%, con quasi quattro edifici su dieci con danni gravi senza contributo. Aziende edili, impegnate nella ricostruzione, sono fallite per la lentezza delle pratiche, come dimostrano i tanti ‘sal’ mancanti.

Senza dimenticare  i tanti ospedali che attendono di essere rimessi in piedi, le chiese chiuse, i municipi e  gli edifici agricoli. 

Sono cose vere e vanno dette. E sono cose che fanno a pugni con la favola della ricostruzione esemplare, della Bassa che è ritornata più bella e più forte di prima. Non è vero.

Poi in politica una fetta di propaganda è da mettere in conto, ma per una volta Bonaccini, che di meriti ne ha e vanno riconosciuti con onestà, potrebbe dire la verità. Senza violini di sottofondo e senza applausi finti. Senza retorica e senza cerimonie. Potrebbe dire che banalmente si è fatto come si è potuto, ma che di esemplare non vi è nulla. Che non vi è nulla da esportare. Non esistono modelli. Esistono amministratori, cittadini e aziende che fanno i conti con se stessi ogni giorno, come tutti. Senza eroismi e senza demonizzazioni. Che a volte riescono in quello che fanno, a volte no. A volte raccolgono per meriti non propri e a volte pagano per colpe altrui. Potrebbe dire che non esiste l'ultima pietra, perchè rialzarsi da quel terremoto è possibile, ma i segni resteranno sempre. Non verranno cancellati nè tra 'pochi anni', nè mai. Potrebbe dire che qualcuno ha colpevolemente lucrato sui rimborsi alle abitazioni  e che qualcuno invece è stato ingiustamente penalizzato. Potrebbe parlare apertamente, una volta per tutte, del rapporto Ichese e di quel legame tra terremoto ed estrazioni petrolifere.

Perchè la realtà è complessa e il dubbio, il grigio, lo sporco sovrastano sempre la verità assoluta, il bianco, il nero e l'immacolato modello.

Ammettere questo nulla toglierebbe al fatto che egli, Bonaccini, - in prima persona - possa avercela messa tutta. Sarebbe solo un atto di onestà anche verso chi nella Bassa vive e lavora. Questa, in fondo, è sobrietà.

Giuseppe Leonelli

 


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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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