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Il ministero delle Infrastrutture sblocca la bretella Campogalliano-Sassuolo. L'analisi costi-benefici, voluta dal ministro Danilo Toninelli, 'ha dato esito positivo'. E dunque l'opera 'verrà portata avanti', con i cantieri che potranno aprire, come più volte affermato dalla Regione Emilia-Romagna (nella foto Bonaccini con il presidente della società di scopo della Bretella Sabattini), entro l'estate. È questo l'esito del vertice convocato a Roma dal ministero insieme a Regione ed enti locali. 'Nel corso della riunione odierna - riferisce il ministero - si è affrontato anche il tema della bretella Campogalliano-Sassuolo. Si tratta di un'opera ereditata dal passato, il cui iter amministrativo è stato peraltro concluso in fretta pochi giorni prima dell'insediamento dell'attuale Governo e su cui era doveroso svolgere una accurata analisi costi-benefici'. Il ministero ci tiene a precisare che l'analisi 'non ha comportato alcun blocco o ritardo dei lavori'.
Ora però 'è stata conclusa e sarà pubblicata a breve sul sito istituzionale del ministero delle Infrastrutture, dando esito positivo'. Quindi, 'alla luce dell'iter avanzato e delle valutazioni tecniche positive, quest'opera, i cui lavori sono fermi da 17 anni e non certo a causa di questo Governo, verrà portata avanti'.
QUANDO DELL'ORCO SOSTENEVA CHE ANDAVA BLOCCATA: 'FINCHE' NOI ESISTEREMO NON PARTIRA' IL PROGETTO DELLA BRETELLA'
«Mettere a rischio la potabilità dell'acqua che disseta la città di Modena per costruire un'autostrada è pura follia». Così appena due anni fa gli allora deputati della Commissione Ambiente e Trasporti. Il M5S presentò infatti una interrogazione sulla Bretella di Campogalliano-Sassuolo, a prima firma del deputato Michele Dell'Orco per chiedere di ripetere la valutazione di impatto ambientale (VIA) di questa opera che 'rischierebbe di minacciare la qualità delle falde acquifere che servono gli acquedotti della città'.
«Stiamo parlando - scriveva allora il deputato - di un piccolo raccordo autostradale di appena 14 chilometri, inserito tra le infrastrutture prioritarie a livello nazionale e da costruire in project financing ma dai grandi costi pubblici: circa 234 milioni di euro quelli in chiaro ma che aumenteranno per forza considerato che gli investitori privati stanno svanendo dalla compagine. L'Autobrennero è anche la capofila della società che deve realizzare la Bretella emiliana che collegherebbe proprio l'A22 con la strada statale 467 Pedemontana. L'interesse per il progetto rischiava di saltare a causa della scadenza della concessione di Autobrennero sull'A22 ma Delrio avrebbe garantito il rinnovo della concessione, senza gara e per 30 anni, portando avanti la trasformazione di Autobrennero in una società in house. Perché Delrio si sta prestando a questo gioco societario che poco interessa i cittadini e che rischia addirittura di inquinare l'acqua? Forse per aiutare la società dell'amico di partito Sabattini o forse cerca di aiutare gli amici trentini (dei luoghi dove da oltre trentanni trascorre le vacanze e che gli hanno concesso perfino la cittadinanza onoraria) a realizzare l'affare Autostrada A22?»
Redazione Pressa
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