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'La discriminazione di una categoria di persone, che diventano automaticamente cittadini di serie B, è di per sé un fatto gravissimo, le cui conseguenze possono essere drammatiche per la vita democratica. Lo si sta affrontando, con il cosidetto green pass, con inconsapevole leggerezza. Ogni regime dispotico ha sempre operato attraverso pratiche di discriminazione, all’inizio magari contenute e poi dilaganti. Non a caso in Cina dichiarano di voler continuare con tracciamenti e controlli anche al termine della pandemia. E varrà la pena ricordare il “passaporto interno” che per ogni spostamento dovevano esibire alle autorità i cittadini dell’Unione Sovietica. Quando poi un esponente politico giunge a rivolgersi a chi non si vaccina usando un gergo fascista come “li purgheremo con il green pass” c’è davvero da temere di essere già oltre ogni garanzia costituzionale'.
Così, appena 10 giorni fa, aveva parlato Massimo Cacciari con Giorgio Agamben ripreso da La Pressa.
Ma questa sera Cacciari, ospite di Zona Bianca su Rete4, ha fatto marcia indietro. 'Mi sono vaccinato maturando una decisione libera, personale, informata. E consiglierei chiunque a farlo. In che consiste la dignità della persona umana se non nella possibilità di scegliere con informazione e liberamente?' - ha affermato il filosofo negando l'approccio del 'sono fatti miei' tenuto due mesi fa. E sul tema del rischio di una deriva 'dittaturiale' ha negato totalmente l'esistenza di questa ipotesi. 'Dittatura? Ma chi ha mai parlato di dittatura, io parlo di questioni che riguardano la Costituzione e l’ordinamento giuridico. Questi sono giochetti ridicoli, se continuiamo così me ne vado...' - he detto rispondendo al conduttore Giuseppe Brindisi.
'Io non voglio tirarla dentro a nessun giochetto. Ho solo letto quello che lei ha scritto nel suo articolo' - replica Brindisi, ma Cacciari nega e si arrabbia: 'Ha detto una stupidaggine: il pericolo è quello di un’involuzione della nostra democrazia non di un pericolo totalitario'.
Redazione Pressa
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