Si conclude infatti così la missiva inviata alla Regione dal difensore civico regionale al quale Zanoli e Piccinini si erano rivolti dopo aver atteso invano, per mesi e mesi, una risposta in merito all’enorme prelievo d’acqua di falda senza alcuna forma di riciclo, da parte della ditta “Far Pro” di Spilamberto.'L’assordante silenzio della Regione dura dallo scorso 31 marzo, quando facemmo pervenire all’assessore all’Ambiente, al Presidente ed alla Vicepresidente un documento contenente una richiesta di informazioni in merito al rinnovo della concessione per l’ingente prelievo d’acqua. Nel medesimo documento si proponeva anche una modifica dell’autorizzazione per prescrivere alla ditta il riciclo delle acque di falda oggi scaricate nel Fiume Panaro. Una proposta che ci appare fattibile se si pensa che i processi di riutilizzo delle acque di scarto sono stati attivati da decenni nelle aziende del settore ceramico. Nessuna risposta è mai pervenuta. La Regione risponderà solo dopo l’intervento del Difensore Civico? - chiudono Piccinini e Zanoli - E’ normale dover lavorare così? Ricorrere al Difensore Civico per sperare di avere delle risposte? Quando finalmente le conosceremo forse capiremo perché la Regione le ha tanto taciute'.
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