'Negli scorsi giorni avevamo pensato di comune accordo con gli amici e compagni Modena City Ramblers di recarci una delle prossime sere davanti ai cancelli della Goldoni, azienda di Carpi che sta vivendo una situazione davvero drammatica in cui i 220 lavoratori sono in presidio permanente da settimane perchè rischiano di perdere il lavoro per colpa di una multinazionale senza scrupoli - afferma la band -. Ci sembrava giusto e doveroso essere lì davanti per manifestare tutta la nostra solidarietà anche dal punto di vista artistico e musicale oltre che militante in questi giorni di lotta così duri per loro. Nel limite dei nostri mezzi avremmo voluto offrire un sostegno il più concreto possibile nel modo che più ci viene congeniale: con una calorosa strimpellata collettiva. La realizzazione della iniziativa ancora non era stata ufficializzata e resa pubblica perchè giustamente si volevano evitare problemi di assembramento e quindi si stava valutando come poter organizzare la serata nella maniera più consona per permettere da un lato di dare visibilità non tanto al concerto quanto alla vertenza dei lavoratori Goldoni ma dall'altro non creare tensioni sul versante sanitario in questi tempi nefasti di rischio Covid19'.
'Purtroppo la Cgil di Modena ci ha comunicato che siccome sabato 3 ottobre come Banda POPolare dell'Emilia Rossa suoneremo in piazza grande a Modena alla manifestazione del Si Cobas, non potremo andare a suonare davanti alla Goldoni a causa dei problemi di 'tensione politica' che esistono tra le due organizzazioni sindacali in questione. Siamo davvero dispiaciuti di aver ricevuto una comunicazione di questo genere. Per parte nostra abbiamo sempre creduto che l'unità e la solidarietà dei lavoratori debba andare oltre le sigle sindacali di appartenenza, a maggior ragione sul versante artistico, ed è questa la ragione che ci ha spinto sempre a suonare in feste e manifestazioni organizzate dalle sigle politiche e sindacali o dell'associazionismo/centri sociali le più diverse e distanti tra loro, nell'ambito ovviamente della sinistra e del movimento operaio.
Durissima la replica dei SiCobas: 'L'apparato della Cgil modenese, tutt'uno con i suoi vertici nazionali, rappresenta il baluardo più ostinato e oltranzista degli interessi dei padroni e del sistema delle cooperative nel capoluogo europeo del settore-carni e della filiera alimentare'.


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