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“Quello che denunciano i lavoratori delle due cooperative della Castelfrigo è agghiacciante e non degno della realtà modenese'.
Il segretario provinciale del Pd Davide Fava rompe i mesi di silenzio in casa Pd sullo scandalo Castelfrigo e interviene sullo sfruttamento del lavoro denunciato nel comparto della lavorazione delle carni. Ricordiamo che le ultime parole del Pd sul tema furono quelle di un anno e mezzo fa di Matteo Richetti che si disse al fianco degli imprenditori. Da allora il caso-Castelfrigo venne denunciato solo dai sindacati e dalle forze a sinistra del Pd.
'Sentire di lavoratori trattati da schiavi e sottoposti a vessazioni di caporali che nulla hanno di umano ricorda come certi diritti non possono mai essere dati per scontati. Siamo consapevoli che Il comparto della carne negli ultimi anni ha affrontato una crisi più strutturale che contingente.
Il prezzo non può però essere pagato dai lavoratori, e non è più il tempo di tollerare imprenditori spregiudicati che aggirano i contratti per ottenere maggiori guadagni. Il comparto è un’eccellenza nazionale e con tante aziende sane e pulite. Prendere la china dello svilimento del lavoro, della violazione dei contratti e delle cooperative di comodo significa deteriorare questa eccellenza e disperdere il capitale sociale costruito nel tempo. Le parti devono prendere atto che la competitività delle aziende e la tutela dei lavoratori non sono temi che possano andare separati e ritrovare le ragioni di una rappresentanza ordinata e costruttiva - afferma Fava -. Il Pd, anzitutto nelle sedi istituzionali preposte, si è fatto promotore di diverse iniziative per aumentare le occasioni di confronto e reciproca legittimazione tra le parti.
La specifica vicenda della Castelfrigo è stata seguita fin dall'inizio, incalzando il Governo (con interpellanze e interrogazioni al Ministero del Lavoro e a quello dello Sviluppo economico) a verificare la correttezza degli appalti e dei contratti in essere. Tra l’altro, proprio la prossima settimana, il Governo sarà nuovamente chiamato a rispondere ad una nostra interrogazione urgente in Commissione Lavoro. Più in generale sul comparto, come Pd abbiamo anche avanzato alcune proposte, pur nel rispetto dell'autonomia delle parti, perché si addivenisse a qualche passo avanti a tutela dei lavoratori come il disegno di legge sulle false cooperative promosso dalle Centrali cooperative e raccolto dai nostri parlamentari o il patto per la legalità sottoscritto da tutte le parti e promosso dalla Giunta regionale, ma tutto ciò non è sufficiente - chiude Fava -. E’ tempo che il problema venga affrontato con decisione e alla tolleranza zero per le aziende che superano i confini della legalità si associno misure per sostenere la competitività di tutto il settore. E’ il tema del costo del lavoro che deve essere messo al centro dell’agenda politica nazionale”.
Redazione Pressa
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