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Chiusura Punto Nascite Pavullo, Caiumi e Platis (Uniamoci): 'Montagna
sempre più povera. Da Muzzarelli difensore della montagna capolavoro
di incoerenza'
'La chiusura obbligata e senza appello del punto nascite presso l'ospedale di Pavullo è soltanto l'ultimo tassello di un piano di graduale smantellamento della rete sanitaria ed assistenziale in appennino che ha percorso gli ultimi 15 anni nei territori governati dal PD. Da Sestola a Montefiorino, da Fanano a Zocca, fino ad arrivare a Pavullo punto strategico per l'assistenza sanitaria per tutta la montagna che da ieri ha perso un altro elemento fondamentale per la salute e la serenità di centinaia di donne, obbligate ora ad un viaggio di più di un ora su strade di montagna per partorire a Sassuolo. Un piano di smantellamento, che ora ha colpito il punto nascite, che dalla Regione ha avuto nei sindaci del PDS-DS-PD un fronte alleato, pronto a porre gli interessi del partito e la necessità di tagliare servizi per reperire risorse per finanziare il doppione Policlinico-Baggiovara, davanti all'interesse dei cittadini.
Se a questi signori era rimasto un pizzico di di credibilità, in questo passaggio se la sono giocata tutta. Il PD è stato sbugiardato dai fatti. Non c'è mai stata la reale volontà politica di opporsi alla chiusura del punto nascite e alla logica scellerata dei numeri che la sinistra al governo dimostra di usare benissimo quando si tratta di togliere servizi ai cittadini. Per portare avanti la scelta, già definita anni fa, di chiudere il punto nascite, gli amministratori di
sinistra hanno usato la stessa proceduta usata per giustificare la chiusura dei pronto soccorso nella provincia. Prima si dirottano i pazienti in altra sede per poi dire che il presidio non ha sufficienti utenti per garantire gli standard di sicurezza richiesti per potere continuare l'attività. E pur non aspettandoci altro da un uomo di partito della vecchia guardia quale è Giancarlo Muzzarelli, rimane comunque l'amarezza per il suo capolavoro di incoerenza a danno dei cittadini. Una cosa è certa. Il Presidente della provincia, e come tale Presidente della conferenza sanitaria provinciale non potrà più dire di difendere la montagna ed i suoi servizi se non a costo di
rendersi ridicolo'
Marco Caiumi
Antonio Platis
Consiglieri Provinciali Uniamoci
Redazione Pressa
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