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'Con il nostro accordo siamo riusciti a garantire continuità produttiva alla Castelfrigo che altrimenti avrebbe chiuso. Questo ha assicurato il posto ai 52 ex dipendenti delle cooperative ma anche agli oltre 80 diretti della Castelfrigo stessa. Sono stati assunti coloro che non hanno scioperato? Sono stati assunti coloro che hanno scelto di aiutare l'azienda'.
Il responsabile Cisl Emilia Centrale, William Ballotta, conferma in conferenza stampa non solo i termini di un accordo separato stipulato con l'azienda dalla sola Cisl per la prosecuzione del lavoro di 52 dipendenti attraverso un contratto temporaneo di 6 mesi, stipulato con una agenzia interinale, ma anche il punto cruciale che ha fatto arrabbiare la CGIL che dall'ottobre scorso sciopera in rappresentanza degli altri 70 operai (il resto dei 127 che operavano nelle cooperative spurie) ora licenziati.
Gli stessi che presidiano da settimane il piazzale Castelfrigo a Castelnuovo Rangone: il fatto di avere stipulato un accordo che 'discrimina palesemente' chi ha scioperato, e che paradossalmente salva Castelfrigo e di fatto condanna i lavoratori danneggiati.
Ma Ballotta, pur in palese difficoltà di fronte all'incalzare delle domande su questo che a detta dei giornalisti, rimane il punto cruciale, rilancia: 'L’accordo siglato con Castelfrigo è un’opportunità per tutto il distretto delle carni non solo per un'azienda che ha evitato la chiusura. Il nostro accordo prevede l'impegno dell'azienda all'applicazione del contratto nazionale di lavoro degli alimentaristi, per i lavoratori delle cooperative spurie. E questa è la linea che porteremo al tavolo carni della provincia (venerdì 5 gennaio), insieme ad un appello rivolto a Confindustria ad 'alzare la testa'
Sulle garanzie che avranno i lavoratori terminati i 6 mesi di contratto interinale, Ballotta è ottimista: 'Le prospettive che sono state garantite all'azienda garantiranno opportunità per tutti i lavoratori'. E se per Ballotta non c'è uno scontro con la Cigl, la rottura c'è per la CGIL stessa che dal piazzale Castelfrigo, insieme agli oltre 70 lavoratori in sciopero da tre mesi e licenziati il 29 dicembre scorso, ribadisce che l'accordo firmato dalla Cisl è grave e discriminante nei confronti di chi oggi non ha più nessun lavoro né garanzie, solo perchè ha scioperato. 'Qui - ha affermato Umberto Franciosi, responsabile Flai Regionale - ci sono in gioco valori e principi fondamentali. Per questo la nostra protesta continuerà'
Redazione Pressa
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