Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'Una variazione di bilancio che dimostra da un lato l'incapacità della giunta di progettare una seria politica di potenziamento del trasporto pubblico locale, attesa da anni, e che dall'altro avvantaggia scientemente Modena Parcheggi azzerando il canone di concessione 2020. A fronte di queste constatazioni, il nostro voto non poteva che essere contrario'. Così la capogruppo di Fdi-Popolo della Famiglia Elisa Rossini ha motivato ieri in Consiglio comunale il suo no alla delibera presentata dall'assessore Cavazza e approvata con 21 favorevoli e 10 contrari.
'Questa variazione prevede un investimento di oltre 8,6 milioni di euro attraverso l'ottenimento di fondi ministeriali per il potenziamento del trasporto pubblico locale - afferma la capogruppo -. Benissimo sulla carta, il problema è che in Commissione ci è stato spiegato che le risorse poi andranno ad Amo.
Ebbene, cosa ha fatto Amo sinora per il Tpl? Il ritardo con cui si immagina il potenziamento è clamoroso e anche nel momento in cui si annuncia la richiesta fondi si dimostra di non avere un progetto vero e proprio e si favoleggia di un cronoprogramma da strutturare. Questa impostazione non è accettabile e non rispetta i cittadini e le famiglie che stanno subendo la sospensione delle lezioni in presenza in particolare nelle scuole superiori proprio per le carenze del Trasporto pubblico locale e l'affollamento sui bus. Le lacune del Tpl erano già evidenti in fase di definizione del Pums e la pandemia le ha mostrate in tutta la loro gravità. Eppure la giunta prende ancora tempo'.
'Un decisionismo che viceversa la maggioranza ha dimostrato palesemente scegliendo di azzerare il canone di concessione a Modena Parcheggi - continua Elisa Rossini -.
Questa variazione di bilancio infatti prevede l'utilizzo del Fondo funzioni fondamentali per compensare per 123mila euro i minori proventi per i diritti di concessione del parcheggio Novi Park. In pratica la giunta ipotizza che Modena Parcheggi abbia ricavi talmente ridotti da doverla aiutare azzerando il canone. Ovviamente non si trattava di una scelta obbligata, ma di una decisione politica della giunta, peraltro nemmeno motivata adeguatamente in commissione, dove ci si è limitati a parlare di approfondimenti e non si è valutata ad esempio una riduzione piuttosto che un azzeramento, considerato che il calo dei ricavi per il privato si limita ai mesi del primo lockdown e non all'intero anno. Il problema vero è che descrivendo scelte volute e precise come se fossero percorsi quasi inevitabili si prendono in giro i cittadini'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>