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Corso di laurea per militari, la Cgil: 'Fuori la guerra dalle università'

Corso di laurea per militari, la Cgil: 'Fuori la guerra dalle università'

E la Cgil ribadisce l'impegno a 'interrompere i rapporti istituzionali con Università e Aziende israeliane'


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'L’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna — per decisione del Dipartimento di Filosofia — ha scelto di non attivare il progetto per un corso di laurea in Filosofia riservato a un gruppo selezionato di giovani ufficiali dell’Esercito Italiano, come richiesto dal capo di Stato Maggiore. La decisione é stata motivata con la volontà di non “militarizzare” l’Università, ribadendo che le scelte didattiche spettano al dipartimento. Decisione che sta ora suscitando scalpore mediatico attraverso dichiarazioni da parte di chi ricopre tra i più alti profili istituzionali a livello nazionale'. Così, in una nota Flc Cgil Bologna e Cgil Unibo.

'Riconoscendo l’autonomia istituzionale dell’ateneo e dei suoi dipartimenti nelle scelte didattiche, sosteniamo con forza l’urgenza di trasparenza istituzionale e rendicontazione pubblica — come già auspicato da delibere di rappresentanze quali RSU e SA — affinché ogni proposta sia valutata in un contesto di chiarezza e allontanamento da iniziative che possano legittimare dinamiche militari negli spazi di formazione universitaria. Ricordiamo e sosteniamo in questa direzione il capillare lavoro delle nostre rappresentanze per esempio per interrompere i rapporti istituzionali con Università e Aziende israeliane, e per il sostegno tramite borse specifiche a studentesse e studenti provenienti da zone di conflitto. Siamo vicini a tutte le componenti dell’Ateneo che si impegnano per difendere uno spazio di didattica e ricerca libero, pluralista e autonomo — elementi fondamentali per un’università che voglia rimanere luogo di pensiero critico e costruzione collettiva del sapere'.

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