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E 7 anni fa l'Italia veniva designata capofila mondiale nelle vaccinazioni
La Pressa
Oggi, a sette anni di distanza, l'Italia è l'unico Paese in Europa, tra i pochi al mondo a introdurre il Green Pass obbligatorio per recarsi al lavoro

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Sono passati esattamente sette anni da quando l'Italia veniva designata per un quinquennio 'quale capofila delle strategie e campagne vaccinali nel mondo'. Un quinquennio terminato nel 2019, anche se in quella data non è stato rinnovato il Paese capofila, come emerge dai report sul Global Vaccination Summit 2019 i cui documenti sono stati pubblicati dall'Istituto superiore della Sanità. Un summit pre-pandemia che fissò il decalogo delle 'azioni per le vaccinazioni per tutti' (al punto 9 si legge: Incoraggiare i media e i professionisti del settore sanitario a tutti i livelli a fornire al pubblico informazioni efficaci, trasparenti e obiettive, per contrastare le informazioni false e fuorvianti, coinvolgendo anche le piattaforme social e le aziende tecnologiche).
Era il 28 settembre 2014 e a ricevere l'incarico alla Casa Bianca a Washington, alla presenza di Barack Obama, furono l'allora ministro Beatrice Lorenzin e l'allora presidente dell’Aifa Sergio Pecorelli che dissero: “Un importante riconoscimento scientifico e culturale internazionale per il nostro Paese”.
Come noto, a tre anni da quella data, col Decreto legge 73 del 7 giugno 2017 (qui la comunicazione sul sito del Governo), modificato dalla Legge di conversione 119 del 31 luglio 2017, 10 vaccinazioni divennero obbligatorie in Italia per i minori di età compresa tra zero e sedici anni e per i minori stranieri non accompagnati: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella.
Oggi, a sette anni di distanza, l'Italia è l'unico Paese in Europa, tra i pochi al mondo a introdurre il Green Pass obbligatorio per recarsi al lavoro.
Il comunicato Aifa
Ma ecco cosa affermava il comunicato Aifa, ancora presente sul sito della Agenzia del farmaco (qui e sotto nel caso il link venisse col tempo rimosso).

'L’Italia guiderà nei prossimi cinque anni le strategie e le campagne vaccinali nel mondo. È quanto deciso al Global Health Security Agenda (GHSA) che si è svolto venerdì scorso alla Casa Bianca. Il nostro Paese, rappresentato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, accompagnata dal Presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) prof. Sergio Pecorelli, ha ricevuto l’incarico dal Summit di 40 Paesi cui è intervenuto anche il Presidente USA Barack Obama. “È un importante riconoscimento scientifico e culturale all’Italia, soprattutto in questo momento in cui stanno crescendo atteggiamenti ostili contro i vaccini – ha dichiarato il prof. Pecorelli -. Dobbiamo intensificare le campagne informative in Europa, dove sono in crescita fenomeni anti vaccinazioni. Si tratta di un’operazione che l’Italia intende condurre con il coinvolgimento attivo di tutti gli attori, incluse le Università. Per prevenire la diffusione di malattie da tempo eradicate nei paesi occidentali e che, oltre all’impatto drammatico che hanno su decessi e patologie evitabili, impongono costi rilevanti ai sistemi sanitari”.
“Sul tema della salute dobbiamo rafforzare la cooperazione internazionale - ha affermato il Ministro Lorenzin -. Il tema dei vaccini sarà una delle priorità durante il semestre italiano di Presidenza Europea. Il nostro Paese si trova al centro dell’area mediterranea e le molte crisi internazionali hanno portato a nuovi imponenti flussi migratori. È necessario rafforzare i controlli nei confronti di malattie endemiche riemergenti come polio, tubercolosi, meningite o morbillo. Se vogliamo evitare il collasso dei sistemi sanitari del Vecchio Continente dobbiamo rafforzare i processi di vaccinazione verso tutte le persone che vivono in Europa. L’Italia, attraverso l’operazione Mare Nostrum, ha svolto oltre 80.000 controlli sanitari negli ultimi mesi. Abbiamo già sufficiente esperienza per coordinare campagne di prevenzione contro nuove possibili epidemie”.
“Ma l’impegno dell’Italia per questa campagna – ha proseguito Pecorelli – a favore della vaccinazioni si realizzerà anche con il coinvolgimento degli atenei, partendo da importanti esperienze già maturate con il progetto Salute 10+, promosso da Healthy Foundation in due Regioni, Lombardia e Veneto. Iniziativa che ora si estenderà in altre 7 Regioni, andando nelle scuole medie a parlare ai ragazzi (e ai docenti) di corretti stili di vita e vaccinazioni”.
Nella foto sopra: Ranieri Guerra, allora consigliere scientifico ambasciata a Washington, l'allora presidente dell’Aifa Sergio Pecorelli, Bill Corr ex viceegretario alla Salute e ai Servizi Umani degli Stati Uniti, l'allora ministro della Salute Beatrice Lorenzin e l'allora viceambasciatore italiano a Washington, Luca Franchetti Pardo.
Nella foto sotto: Pecorelli e Lorenzin con l'ex ministro per la salute Usa Sylvia Burwell
Redazione Pressa
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