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Arrivano 10 assegni di ricerca all'Universita' di Modena e Reggio Emilia, finanziati dalla Regione Emilia-Romagna grazie alle risorse 2014-2020 del Fondo sociale europeo.
In ballo ci sono 'Progetti per le alte competenze per la ricerca ed il trasferimento tecnologico': complessivamente Unimore ricevera' 300.000 euro, del milione e 530.000 a disposizione in totale. Tutte le iniziative riguardando le risorse umane per un'economia digitale (19 progetti), quindi big data e intelligenza artificiale, e per la 'specializzazione intelligente' (32 progetti): Unimore se ne e' aggiudicati tre e sette, rispettivamente. Commenta Paolo Pavan, delegato del rettore per la ricerca scientifica Unimore: 'L'Ateneo e' molto soddisfatto del risultato di questa selezione.
I docenti sono stati chiamati a presentare progetti concreti e di valore scientifico che sono stati preselezionati dai dipartimenti e successivamente da tutti i coordinatori delle commissioni di ricerca.
Molti dei progetti sono applicazioni interdisciplinari con interessanti ricadute sul mondo della salute, della produzione industriale e della gestione di filiere industriali. In particolare- segnala Pavan- e' assai attuale quello sulla applicazione di tecnologie innovative nell'ambito educativo, considerando il momento in cui ci troviamo.
Contiamo sulle capacita' formative dei proponenti per avere nuove figure professionali pronte per le nuove sfide che ci attendono'. In dettaglio, si sono affermati il prof Riccardo Magistroni col progetto 'Ia per la diagnosi delle malattie renali: classificazione della biopsia renale basata su reti neurali convoluzionali', Marina Cocchi con 'Data analytics per la realizzazione di sistemi predittivi e monitoraggio real time di processi produttivi in industria 4.0 (dreamtime)', Federica Mandreoli con 'Smart digital twin e condivisione intelligente di dati per l'industria 4.0', Alexandre Anesi con 'Individuazione automatizzata del canale del nervo alveolare inferiore in cone beam computed tomography (Cbct) mediante deep-learning', Massimo Dominici per un progetto dal titolo 'metodo non invasivo di tipo ottico per caratterizzare colture 3D', Stefano Fontanesi con 'Harvest (Hydrogen for Automotive application: Research Via Experimental and Simulative Technology)', Luigi Rovati con 'Sviluppo di sistemi optoelettronici di sensing per l'emodialisi domiciliare', Rossella Tupler con 'Analisi, sviluppo e implementazione della Piattaforma Software per la gestione avanzata e l'ottimizzazione della raccolta dati', Elisa Valeriani con 'Ready for hydrogen society? Identificazione del quadro normativo ed economico idoneo allo sviluppo della filiera dell'idrogeno', Anna Dipace con 'Evidence-based learning per l'innovazione didattica'.
Redazione Pressa
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