“Bonaccini cerca di giustificare un provvedimento scandaloso tirando in ballo la lotta al precariato che però il bando voluto da lui e dalla sua maggioranza non affronta nemmeno lontanamente – aggiunge Bertani – Tra i requisiti per ottenere i famosi 30mila euro per l’assunzione di ogni giornalista, infatti, gli editori hanno come unico vincolo quello di assumere dei giornalisti iscritti all’albo nazionale dei giornalisti. Non è stato previsto nessun incentivo per chi decide di stabilizzare personale che magari da anni va avanti a suon di contratti a termine o peggio viene pagato 5 euro ad articolo. Con il risultato che magari gli editori, proprio per spendere di meno e quindi sfruttare al massimo il regalo della Regione, saranno liberi di assumere chi vogliono prescindendo dall’anzianità o dagli anni di collaborazione al proprio giornale o tv. Ecco perché – conclude Andrea Bertani – quello di far credere che questo provvedimento sia motivato da una qualche esigenza reale è totalmente fuori luogo e rappresenta l’ennesimo tentativo di arrampicarsi sugli specchi da parte del PD che ha come unico obiettivo quello di tenersi buona la stampa in vista delle prossime elezioni regionali. Altro che lotta al precariato”.
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