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'Dei 125.000 voti assoluti del Partito Democratico alle elezioni europee, 50.000 sono di preferenza a Stefano Bonaccini. Alle europee il PD, in provincia di Modena, ha guadagnato 6 punti percentuali rispetto al 2019. Innegabile che la figura di Bonaccini e la sua capacità di tenere unito il partito abbia influito nel risultato. Un successo del PD che sul piano del capoluogo è frutto di un grande lavoro capillare e di squadra sul territorio da parte di tutti i candidati in lista, premiati ognuno con un alto numero di preferenze. Nel 2019 il PD aveva il 36,2% con 33.500 voti assoluti. Nel 2024 il PD è al 41,98% con 34.893 voti assoluti. Il PD e AVS sono le uniche formazioni che crescono e il PD da solo, a Modena, prende più voti che l'intero centro-destra'.
Valutazioni sul risultato del PD alle elezioni europee e amministrative in provincia di Modena dei coordinatori provinciale e cittadino del PD di Modena, Roberto Solomita e Federica Venturelli. Questa mattina, presso la sede provinciale del Partito Democratico alla presenza anche dei consiglieri del partito Stefano Manicardi, 'Come partito coalizione e candidato sindaco abbiamo fatto un capolavoro politico' - afferma senza mezzi termini Federica Venturelli.
Del resto qualcosa di particolare è successo, non solo sul piano dei numeri secchi ma anche e soprattutto sul piano politico. Considerando che il PD, a dicembre, non era ancora riuscito a trovare la quadra sul nome di un candidato a sindaco, nonostante a disposizione ce ne fossero 8, tra funzionari, assessori e consiglieri.
Al punto da dovere 'ripiegare' su un nome esterno al PD e da alcuni anni sganciato anche dalle dinamiche modenesi (se non fosse per il suo incarico in Ago), come Massimo Mezzetti che dichiaratamente, in uno dei primi dibattiti tra candidati, al planetario, ammise alla platea di studenti di essere stato praticamente costretto. Un commissariamento di fatto della segretaria rispetto alla scelta del candidato da proporre che a sei mesi dal voto non faceva certo presagire a quel risultato/successo che è poi arrivato nei termini di queste ore. Anche alla luce del parere non certo lusinghiero sull'ipotesi di scelta di Mezzetti espressa dal sindaco uscente Muzzarelli all'assemblea del partito. 'Non è del PD. Bisogna fare attenzione a delegare a chi non è del PD'. Valutazioni che questa mattina abbiamo ricordato ai due segretari, a premessa della domanda: 'La valutazione sull'effetto traino Bonaccini è tale anche rispetto a quanto è successo a Modena con Mezzetti?'.
'A Modena c'è stato un grande risultato del candidato sindaco, al 63%, dentro un grande risultato del Partito Democratico oltre all'impostazione di un campo plurale che avrebbe potuto, con 7 liste, drenare voti al PD e ai suoi candidati, cosa che non so è verificata. C'è stata una sinergia e gli elettori l'hanno percepita e premiata come tale. Le spigolature dei dirigenti del partito sono questioni interne'.- risponde Solomita.
'Credo l'essere uniti sia stato fondamentale, e ciò ci deve servire anche rispetto alle prossime regionali' - aggiunge Venturelli. Ed è proprio sulle regionali, sollecitata dalle domanda, che si concentra parte della conferenza. Solomita conferma di fatto i due candidati .che si sono messi a disposizione. Due ex sindaci. Giancarlo Muzzarelli, ex sindaco di Modena, e Rita Costi, ex sindaco di Formigine.
'Altri nomi che sono apparsi in questi giorni' - sembrerebbero lasciare il tempo che trovano nella risposta di Solomita. 'Sarà una elezione dove l'esperienza e i risultati amministrativi saranno determinanti nelle candidature' - specifica l'ex sindaco di Soliera e coordinatore provinciale.
'Esperienza e competenza che, oltre al risultato elettorale, verranno valutate per la scelta degli assessori' - afferma Solomita facendo intendere che il ruolo di fatto egemone assunto dal PD nella coalizione, frutto anche dei risultati non certo altrettanto entusiasmanti degli alleati di coalizione che hanno eletto un consigliere e che hanno di fatto opzionato un posto in giunta, consente al PD di decidere tanto se non tutto, anche rispetto alle indicazioni e alle scelte del sindaco. Il riferimento è in particolare a Movimento 5 stelle, a cui spetterebbe un assessore, così come ad Azione e a Modena Civica. Una coperta corta che potrebbe portare allo spacchettamento di alcuni assessorati per garantire a tutti i pretendenti un assessorato. Per saperlo basterà aspettare la formalizzazione della squadra di governo tra pochi giorni, alla convocazione del nuovo consiglio. Consultazioni febbrili, nel PD e nella coalizione. Il conto alla rovescia già scattato dalla proclamazione a sindaco alla convocazione del primo consiglio comunale di insediamento, è già partito, ed entro il fine settimana gli accordi dovrebbero, anzi dovranno, essere definiti e chiudersi.
Gi.Ga.