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'Dove sta il miglioramento di qualità di vita per i cittadini di via Sigonio e di via Peretti con la costruzione di 3 nuovi palazzi da 6 piani e di un nuovo centro commerciale alimentare che comporterà un notevole incremento dei flussi di traffico in una zona già congestionata attualmente per parecchie ore al giorno? Dove sta la svolta in un intervento che contiene - come detto dall’assessore e dal Sindaco - le logiche di partenza degli anni 80, con la costruzione di esercizio commerciale e di palazzine? Cemento su cemento, questo il mantra confermato della nostra amministrazione'. Lo si legge in una nota del M5S di Modena all'indomani dell'approvazione, in consiglio comunale, della delibera per la riqualificazione del comparto Ex Amcm frutto dell'accordo tra Comune e raggruppamento di imprese capitanate da CMB che prevede la realizzazione, a fianco degli interventi destinati alle funzioni culturali (cinema, teatro, laboratori), anche 3 palazzine da 7 piani ed un centro commerciale da 800 metri quadrati di superficie.
'In cambio di alcune opere e di verde pubblico - spiega nel merito la nota del Movimento - il Comune ha ceduto l’area per la costruzione di 3 nuove palazzine da 6 piani (64 alloggi previsti), lo stabile del Teatro delle Passioni (dove verrà il centro commerciale) e la palazzina pubblica su Carlo Sigonio (dove verranno realizzati uffici). Un vero affare, almeno per qualcuno. Contro il parere di molti cittadini, dei comitati, delle Associazioni del Commercio, e anche di qualcuno della maggioranza, presente o assente in aula, il Sindaco è andato avanti per la sua strada, ma pensiamo che a livello amministrativo ci siano purtroppo criticità tali da far proseguire il dibattito in altre sedi.
Il Sindaco ci accusa di immobilismo.
Se immobilismo vuol dire provare a fare le cose nel reale interesse pubblico, puntando alla qualità nella fruizione degli spazi, per migliorare davvero il livello di vita dei nostri concittadini e non solo a beneficio di alcuni costruttori, allora sì: fortunatamente abbiamo una visione diversa sullo sviluppo della città.
Su di un luogo denominato “Parco della Creatività” stride l’assenza di un dialogo e un progetto culturale. Emblematico in tal senso il silenzio dell’assessore Cavazza. Di fatto la Giunta e il PD hanno approvato di imbalsamare il Parco della Creatività con la solita cementificazione, chiudendo persino la visuale dentro una muraglia di palazzi privati, con il verde in scatola di cemento, invece di liberare la prospettiva e rendere lo spazio più permeabile con un collegamento ideale con il parco Peretti e Delle Rimembranze.
Sulle risorse, fa sorridere sentir dire che non ve ne sono quando in effetti siamo abituati ad una dinamica in cui vengono sempre trovate per le opere che stanno a cuore a una certa categoria di enti cari all’amministrazione (Ma.Ta., Novi Park, Manifattura Tabacchi, la Coop al R-Nord). Le risorse da stanziare sono dello stesso ordine di grandezza di quelle recuperate nel corso di questa legislatura per interventi simili e sappiamo che i margini per un intervento in proprio ci sono tutti, anche perché si può ragionevolmente procedere per stralci successivi. Perchè non proseguire solo con gli interventi pubblici programmati ed invece questa ostinazione a voler fare delle nuove palazzine?
L’interesse principale - chiude la nota del M5S - non appare essere quello della svolta di qualità promessa recentemente dall’Amministrazione, ma piuttosto quello dei costruttori. C’è bisogno di nuove logiche, nei fatti e non solo a parole. Siamo convinti che i cittadini ormai l’abbiano capito, e non ci stancheremo di ripeterlo fuori e dentro l’aula consiliare'