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'I lavoratori della Fondazione Modena Arti Visive sono stanchi di aspettare. La mancanza di un progetto e di una chiarezza organizzativa sta portando ad un peggioramento progressivo delle condizioni dei lavoratori'. Ieri la Fp Cgil ha inviato una lettera infuocata al cda della Fondazione diretta da Diana Baldon (nella foto) e ai suoi soci, il Comune di Modena e la Fondazione Cassa di Risparmio.
“A distanza di 10 mesi dalla nascita della Fondazione Modena Arti Visive, oltre alle vaghe dichiarazioni di intenti da parte del Consiglio di Amministrazione e della Direttrice, non abbiamo avuto un riscontro concreto su nessuno degli aspetti da noi sollevati già dall’inizio sui temi riguardanti i lavoratori - dichiara Fabio De Santis, segretario Fp Cgil - Ad oggi manca ancora un piano progettuale e questo sta avendo conseguenze, come è noto, sull’attività artistica e culturale degli Istituti gestiti dalla Fondazione.
Si è parlato anche delle fughe dei lavoratori comunali in comando. Ma vanno evidenziate le condizioni lavorative e contrattuali dei dipendenti, esposti a disagi sempre maggiori”.
Nella lettera il sindacato fornisce dei numeri impietosi. L'organigramma di FMAV presentato il 1° febbraio scorso contava 27 persone, direttrice inclusa. Attualmente 7 di quelle persone non fanno più parte dello staff. Di queste 7 una era in posizione direttiva. Già prima di febbraio altre persone si erano trasferite, licenziate o sono andate in pensione. A fronte di ciò sono state aggiunte solo 2 figure nuove, entrambe in posizione direttiva. Va aggiunta, poi, una terza figura che presta servizio per la Fondazione tramite un'altra azienda.
Il 20 febbraio 2018 l’Assemblea sindacale delle lavoratrici e dei lavoratori ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, inviato al cda della Fondazione, in cui si chiedeva di affrontare diversi punti, tra cui l’organico; il superamento del precariato; gli inquadramenti; l’organigramma; il coinvolgimento dei lavoratori nelle scelte organizzative.
Su questi temi non è arrivata alcuna risposta, ma soprattutto nulla è stato fatto da parte della Fondazione.
“La mancanza di un progetto, sia da parte dei soci che del cda della Fondazione ha comportato soltanto l’avvilimento delle professionalità esistenti - continua Fabio De Santis - Abbiamo chiesto un incontro urgente alla Fondazione, dove vorremmo avere delle risposte concrete sull’organigramma; sui temi contrattuali; sul superamento del precariato. Abbiamo atteso a sufficienza le elaborazioni annunciate fin dall’inizio dal cda. Ora in assenza di risposte non escludiamo il ricorso a forme di mobilitazione, nel corso delle quali informeremo la cittadinanza sui disagi che subiscono i lavoratori e gli Istituti interessati, da quando il Comune di Modena ha deciso di esternalizzare la Galleria Civica e il Museo della Figurina, accorpandoli alla Fondazione Fotografia.”
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>