Inchiesta Fondazione Open a sostegno di Renzi, perquisizioni anche a Modena

Tra i reati contestati anche quello di finanziamento illecito ai partiti, oltre riciclaggio e traffico di influenze

Nuovi sviluppi, anche modenesi, nella inchiesta sulla Fondazione Open di Firenze: tra i reati contestati anche quello di finanziamento illecito ai partiti, oltre a quelli di riciclaggio e traffico di influenze. Le perquisizioni eseguite sono oltre 20 e sarebbero avvenute anche a Modena nei confronti di imprenditori o rappresentanti legali di società i cui nomi risulterebbero tra i finanziatori dell'organizzazione politica tra il 2012 e il 2018 per sostenere le iniziative politiche di Matteo Renzi.
L'organizzazione pagò tra l'altro le spese per le convention renziana della Leopolda, le due campagne per le primarie del Pd che poi hanno portato all'elezione a segretario di Renzi (2012 e 2013) e la campagna elettorale per il referendum costituzionale del 2016. L'elenco dei finanziatori della Fondazione Open è stato sequestrato nel settembre scorso nell'ufficio fiorentino di Alberto Bianchi, 65 anni, uno dei più stretti collaboratori dell'ex premier Matteo Renzi nel cosiddetto 'Giglio Magico'. Le Fiamme Gialle, secondo quanto si è appreso, starebbero cercando anche le Carte di credito e i bancomat che sarebbero stati messi a disposizione di parlamentari. I finanzieri, inoltre, sarebbero stati incaricati dalla Procura di trovare documenti - tipo ricevute - relativi a presunti rimborsi spese versati dalla Open ad alcuni parlamentari. Tra le città dove i finanzieri stanno eseguendo le perquisizioni, oltre a Modena, ci sono Firenze, Milano, Torino, Bari, Alessandria, Pistoia, Roma, Napoli, Palermo.
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli.Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione polit.. Continua >>
Politica - Articoli più letti