Forza Italia: 'Amo, a Modena un sistema di corte medievale andato in corto circuito'
Platis: 'Serve commissione interistituzionale'. Giacobazzi: 'Attendiamo con fiducia che la magistratura faccia piena luce su quanto accaduto'
'Attendiamo con fiducia che la magistratura faccia piena luce su quanto accaduto. Nel frattempo, prendiamo atto delle dimissioni del segretario provinciale del PD, un gesto che, per quanto significativo a garanzia e nel rispetto dei ruoli ora rivestiti, non può esaurire il tema della responsabilità e dell'opportunità politiche. Se la linea scelta dal segretario del PD è stata quella di rispondere con un passo indietro formale, non possiamo non notare come tale strategia appaia sintomatica di una crisi più profonda. Una crisi di governance che coinvolge diversi livelli e che si traduce in un evidente affanno politico oltre che ad un potenziale danno per la città e per i territori amministrati. L'ipotesi che la Regione possa arrivare a meccanismi di garanzia rispetto agli ammanchi, traducendoli in riduzione dei trasferimenti, già lo è - continua Giacobazzi -. Non entriamo, per principio, nelle dinamiche interne ad altri partiti, ma è evidente che un problema politico, trattandosi del partito di maggioranza che ha espresso per tutti gli anni contestati la governance di Amo, esiste. Ed è altrettanto evidente che, in questa vicenda, il fuoco incrociato si sia concentrato esclusivamente sulla dipendente coinvolta, con una durezza che, dobbiamo dirlo, non ha trovato uguale misura quando si è trattato di valutare e ipotizzare eventuali e possibili responsabilità nel contesto politico in cui il fatto è maturato. Serve chiarezza, serve responsabilità. E serve, soprattutto, non fare due pesi e due misure a seconda della posizione di chi è coinvolto'.
'Per tornare alla normalità, AMO ha necessità che sia istituita una commissione interistituzionale che valuti l’operato, l’organizzazione e se è vero, come ha detto il sindaco di Modena, che non vi sono procedure di controllo interno o comunque, se vi sono, perché non hanno funzionato - aggiunge il vice coordinatore regionale Antonio Platis di FI -. La cosa più sbagliata in questo caos è cercare un capro espiatorio per archiviare la vicenda attribuendola a sole responsabilità individuali. Altrettanto errata sarebbe l’intenzione di praticare ritorsioni che penalizzino tutto il territorio modenese come appunto ha fatto la Giunta regionale minacciando di tagliare i trasferimenti per la mobilità per il totale dell’ammanco societario – ha proseguito Platis – La sottrazione di 500.000 euro pone un serio dubbio sulla tenuta complessiva dei bilanci e sull’efficienza dell’intera struttura amministrativa. Se nessuno ha realmente controllato, chi ci assicura che tutto sia stato fatto correttamente? È una domanda che pesa su amministratori e dirigenti e soprattutto sul PD. Infatti sono inequivocabili le responsabilità di tale partito nella scelta di amministratori che, al di là delle ultime dimissioni, sono autorevoli esponenti dello stesso e sono stati scelti come amministratori proprio per tale loro appartenenza politica. Sono quindi i democratici che devono avviare una operazione di massima trasparenza. Essa può essere attuata aprendo a una commissione apolitica o comunque politicamente trasversale ma non condotta dal PD, a cui partecipino tutte le istituzioni interessate ad AMO, Regione compresa in virtù del contributo finanziario proprio e statale che distribuisce periodicamente alle agenzie di mobilità'.
Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.
Reggio Emilia, il sindaco chiede liberazione degli ostaggi da parte di Hamas e Francesca Albanese lo umilia
Doccia fredda sull'asse Carpi-Mirandola: Corte conti dice no ad Aimag nelle mani di Hera
Modena, Guerzoni demansionato da Mezzetti: il Pd ne prende atto e consola il pupillo di Muzzarelli
Mense scolastiche a Castelfranco Emilia, esplode la protesta
Articoli Recenti
Mezzetti sulla movida: 'Assurdo che qualcuno mi descriva come il sindaco che vuole spegnere il centro storico'
No alla moschea, Bignami a Sassuolo: 'Giustamente i cittadini sono preoccupati'
'Dehors a Modena, bene il sindaco: il Comune non transiga sugli abusi'
Aimag dopo il doppio no della Corte dei Conti, il Pd auspica 'visione condivisa'




 (1).jpg)